Quiliano. Qualcuno l’aveva cancellato, un cerchio blu aveva sostituito il suo volto, ma il gesto vandalico non ha fermato l’artista cairese Rossella Bisazza che, anzi, ha trovato nuova ispirazione e ha deciso di dare nuova vita al murales dedicato a Greta Thunberg, dipinto su un muro della frazione di Cadibona.
“Ovviamente quando ho visto il murales danneggiato ci sono rimasta un po’ male, ma nonostante tutto ho vissuto l’episodio come un’occasione per migliorarmi e migliorare il mio lavoro – spiega la pittrice – Non sono arrabbiata con chi ha compiuto il gesto e non so nemmeno chi sia stato, anche se forse un’idea me la sono fatta… Mi ha dato molto da pensare che abbiano scelto di oscurare solo il volto, molto probabilmente è stato un gesto rivolto al personaggio rappresentato, più che al murales stesso, che ricordo fa parte di un progetto di street art, voluto e organizzato da Linda Finardi e dalla Pro Loco di Cadibona, a cui partecipano diversi artisti, è stato inaugurato a settembre dell’anno scorso”.
Un regalo che Rossella aveva fatto alla frazione quilianese e ai suoi abitanti decidendo di rappresentare su un anonimo muro di cemento sulla trafficata SP29, la giovane Greta Thunberg , come simbolo della lotta ambientalista. “Ricordo ancora oggi quando ho visto un suo Ted Talk e sono rimasta folgorata, anche se non è la prima giovane attivista climatica e non sarà neanche l’ultima” racconta.
“Sono nata nell’anno della catastrofe di Černobyl, sono valbormidese e le istanze ambientaliste mi hanno sempre appassionato. Credo che la diversità in un personaggio come Greta, divenuta tale suo malgrado (è stata ed è tuttora oggetto di offese pesantissime per una ragazzina), stia nella semplicità disarmante del suo messaggio ed è questo secondo me che ha smosso i giovani: ha iniziato facendo una cosa semplicissima come saltare scuola e sedersi davanti al parlamento svedese per tutti i venerdì ed è riuscita a farsi seguire da milioni di ragazzi in tutto il mondo che finalmente si sono sentiti chiamati in causa con mezzi semplici. In tanti si sono detti: se può farlo lei, posso farlo anch’io”.
Dopo l’atto vandalico la pittrice valbomidese ha deciso di apportare alcune modifiche, il volto rappresentato non è più quello di una bambina, ma di una ragazza. “Greta Thunberg è cresciuta, ora a 17 anni – evidenzia Rossella – Anche se ha ripreso la scuola e ha smesso di fare gli ormai famosi scioperi al venerdì davanti al Riksdag di Stoccolma, il suo impegno nella sensibilizzazione sui cambiamenti climatici è ancora forte e forte è l’ispirazione che ancora infonde nel movimento giovanile Friday for Future, di cui sono simpatizzante”.
Ma non solo, nel murales è apparsa anche una vignetta : “Ok boomer”. Solo due parole che rendono il messaggio dell’artista ancora più chiaro. Una frase-tormentone che, come ci spiega Rossella, “è diventata l’espressione che riassume il gap generazionale tra i cosiddetti baby boomer, cioè i nati negli anni Quaranta e Sessanta, e i Millennials. Quante volte i giovani d’oggi sono stati additati come fannulloni, pigri, che non sanno altro che stare al telefono, così la Generazione Z risponde alle critiche paternalistiche degli adulti che, pur avendo partecipato ai movimenti del ’68 e aver combattuto le proprie battaglie, non fanno altro che disapprovare e sminuire quelle che portano avanti le nuove generazioni”.
E chissà quel “ok boomer” potrebbe essere rivolto, proprio a colui o a coloro che hanno deciso di imbrattare il murales.