Pietra Ligure. “Dall’ultimo bilancio non emerge alcun business plan sul progetto di collegamento al depuratore di Borghetto, e tutto ciò nonostante i versamenti effettuati da parte dei Comuni”. Così il sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi nell’ambito della conferenza stampa convocata questa mattina in Comune e a cui hanno preso parte anche i sindaci di Tovo San Giacomo, Giustenice, Magliolo e Borgio Verezzi.
Gli stessi sindaci, infatti, hanno dato mandato legale all’avvocato Lorenzo Cuocolo di tutelare le loro amministrazioni rispetto alla mancata realizzazione del progetto comprensoriale. Il rappresentante dei comuni della Val Maremola, inoltre, si è dimesso dal Cda della Servizi Ambientali: le dimissioni di Giuseppe Russo sono state formalizzate proprio questa mattina.
Il progetto complessivo di collegamento della Val Maremola al depuratore ha un costo di circa 6 milioni di euro: “Sono numerosi i rischi per questi comuni sul fronte della depurazione acque e del ciclo integrato – hanno detto i sindaci presenti -. La situazione è imbarazzante, considerando gli enormi sforzi fatti negli ultimi anni, sempre con l’obiettivo di tutelare la stessa Servizi Ambientali nell’ottica di un miglioramento dell’asset organizzativo dell’azienda”.
Malumore e rabbia, quindi, dopo che dall’ultimo bilancio della Servizi Ambientali non è seguito alcuno step iniziale rispetto all’iter progettuale, ormai atteso da diversi anni e sul quale si sperava in una accelerata. I comuni della Val Maremola hanno dunque votato contro all’ultimo documento finanziario: “I nostri versamenti dove finiscono? – si sono domandati i sindaci, ricordando anche il vecchio mutuo di 22 mln di euro dell’ormai lontano 2009 previsto anche per gli interventi di collegamento mancanti -. Auspichiamo un forte intervento della Regione, alla quale ci rivolgiamo per avere i finanziamenti necessari per completare la depurazione del ponente savonese”.
“Dobbiamo tutelare i nostri cittadini e i nostri utenti – hanno concluso -. Ogni anno ci dicono si parte, si parte e poi sempre il nulla. Vogliamo il progetto e un cronoprogramma preciso dei lavori, proprio come è avvenuto ad Albenga“.
Ora il legale nominato dai Comuni della Val Maremola valuterà nel dettaglio la situazione: al termine del report non si esclude perfino una possibile richiesta danni per il mancato collegamento al depuratore. Quanto al passaggio con l’ente regionale i sindaci chiederanno eventuali stanziamenti, attingendo magari dallo stesso Recovery Fund che prevede risorse in relazione alle infrastrutturazioni legate alla depurazione.
“L’allarme lanciato oggi dai sindaci della Val Maremola non può e non deve essere ignorato. La questione è complessa e da approfondire, sarà mia cura incontrarli tutti per dare ascolto a tutte le voci del nostro comprensorio, che non può prescindere da un’opera fondamentale, per la quale peraltro i comuni stanno già pagando. Massimo impegno, coinvolgendo anche l’amministrazione regionale e i nostri consiglieri eletti in provincia di Savona, per individuare soluzioni e trovare le modalità affinché questa situazione possa risolversi al più presto, nell’interesse dei cittadini” ha aggiunto Sara Foscolo, deputata della Lega, capogruppo Lega in consiglio comunale a Pietra Ligure.
leggi anche

Pietra Ligure, entro l’estate 2016 completato il collegamento al depuratore di Borghetto

Inaugurato il depuratore di Ceriale, con il sogno della bandiera blu: entro il 2014 collegati Pietra e Borgio

Depuratore Servizi Ambientali, Brunetto: “Regione deve intervenire. Non si può più aspettare”
