Celle Ligure. Sono giorni difficili alla Croce Rosa di Celle Ligure. Le dure ore di lavoro sono scandite dal campanello che annuncia il passaggio dei treni, nella sede a due passi dai binari, e dal suono del telefono che segnala la necessità di intervenire. E loro sono pronti a scattare. Umanità in questi volontari che ti aprono la porta col sorriso, ma anche preoccupazione. Ti guardano e ti dicono: “Qui siamo pochi”.
Vogliono aiutare il prossimo, non ci stanno a staccare quando c’è bisogno. E ora ce n’è davvero. Così spesso i loro turni raddoppiano. La presidente della Pubblica Assistenza, attraverso Ivg, lancia un accorato appello: “Abbiamo estremo bisogno di volontari – afferma Rossella Colombo – Noi ci stiamo mettendo tutto l’impegno possibile e tutto il nostro tempo, ma siamo pochi: abbiamo circa venti militi impiegati nelle emergenze. Non riusciamo a stare a casa sapendo che fuori c’è bisogno di noi. Così spesso i nostri turni raddoppiano per poter dare una mano”.
È un bell’ambiente quello della Croce: entri e avverti quel clima di accoglienza, di chi fa volontariato e ti tratta come se ti conoscesse da sempre, perché il “prossimo” è cosa importante.
Ma questo momento terribile traccia anche un segno di umanità che si distingue tra tanta negatività e che coinvolge tutte le Pubbliche Assistenze che non perdono tempo per aiutare ma anche aiutarsi vicendevolmente.
“Ringrazio le vicine Croce Verde e Croce d’Oro. Sempre pronte a dare una mano. Ci sosteniamo a vicenda. Soprattutto in questi tempi di Covid – è grata la presidente Colombo – basta una telefonata e l’aiuto arriva immediatamente”.
Una grande solidarietà, insomma, la solidarietà delle grandi persone.