Analisi

Decreto Ristori Bis, Cna Liguria: “Ampliata la platea ma penalizzati gli artigiani della ristorazione”

"E' ingiustificata l'esclusione delle lavanderie professionali. Forte preoccupazione per l'allargamento delle restrizioni"

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Foto d'archivio

Liguria. “Il Decreto Ristori Bis amplia ampliata la platea di beneficiari ma vengono penalizzati gli artigiani della ristorazione mentre è ingiustificata l’esclusione delle lavanderie professionali”. Lo affermano i rappresentanti di Cna Liguria.

Il nuovo decreto ristori pubblicato in Gazzetta Ufficiale introduce “l’automatismo auspicato da Cna tra chiusure di attività per contenere il virus e il riconoscimento dei contributi a fondo perduto. Tuttavia, artigiani e piccole imprese guardano con preoccupazione alle restrizioni introdotte in altre sei regioni che lasciano prefigurare una fase molto difficile per l’andamento dell’economia con notevole incertezza sulla durata dell’emergenza e sugli effetti pesanti che avrà sull’intero sistema produttivo”.

La Confederazione accoglie “positivamente che il provvedimento abbia ampliato la platea inserendo settori dimenticati nel precedente decreto come i bus turistici, i fotografi e le lavanderie industriali, ma lamenta il trattamento riservato agli artigiani della ristorazione ai quali viene riconosciuto un ristoro pari soltanto al 50% del precedente”.

“Auspichiamo che in fase di conversione del provvedimento – sottolinea il presidente Cna Liguria Massimo Giacchetta – il Parlamento alzi il contributo al 200% come per le altre attività della ristorazione. Allo stesso modo sollecitiamo il legislatore ad inserire le lavanderie professionali, ingiustificatamente escluse tra i beneficiari dei contributi”.

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