Urgenza

Consiglio provinciale sulla qualità dell’aria a Cairo: “Dati peggiorati, interventi per ambiente e salute”

Olivieri: "Alcuni valori sono aumentati". Niero: "Strategia prima della sentenza del Consiglio di Stato su Italiana Coke"

Cairo Montenotte veduta castello del Carretto

Savona. Aveva come tema la “Qualità dell’aria riguardo ai valori di presenza di Benzene e Benzo(a)pirene registrati nel comune di Cairo Montenotte e Comuni confinanti dal mese di gennaio 2020 a ottobre 2020” il consiglio provinciale svoltosi questa mattina in seduta straordinaria e pubblica e convocato su richiesta del Gruppo PD Partito Democratico della lista “Savona Uniti per la Provincia”. La convocazione di oggi è stata concordata direttamente durante la seduta del consiglio del 20 novembre scorso per accelerare i tempi.

Provincia di Savona, Regione Liguria e Comune di Cairo Montenotte, insieme ad Arpal e Asl, hanno intensificato e continuano l’attività di monitoraggio e le iniziative per quanto di competenza, in attesa anche della sentenza da parte del Consiglio di Stato di Roma relativamente alla questione Italiana Coke.

Il 26 novembre scorso, infatti, c’è stata la discussione in Consiglio di Stato a Roma dell’appello della Provincia di Savona (e altri Enti) avverso la sentenza del Tar con riferimento al ricorso Italiana Coke. L’appello è stato trattenuto in decisione da parte del collegio e la Provincia di Savona, unitamente e in completa sinergia con il Comune di Cairo Montenotte e la Regione Liguria, sta continuando a lavorare alla relativa questione ambientale.

Durante il consiglio di oggi è stata esposta la sintesi relativa alla qualità dell’aria della Valbormida. Arpal ha rilevato uno scostamento dei valori presso le centraline esistenti (i dati sono accessibili sul sito della Regione Liguria “Ambiente in Liguria”) che definisce un peggioramento dei dati rispetto agli anni precedenti senza però configurare un reale superamento dei limiti di legge. Gli Enti competenti si sono comunque attivati chiedendo approfondimenti ad Arpal per verificare la possibile causa dello scostamento di valori. La stretta sinergia tra Enti, ai fini del costante monitoraggio e verifica dei dati, ha portato l’attivazione da parte di Regione Liguria del “Comitato piano azione ValBormida” che ha portato, lo scorso ottobre, alla emissione di un piano d’azione regionale.

A seguito di una ampia discussione in consiglio questa mattina è stata concorde la decisione di aggiornarsi per la stesura di ordine del giorno condiviso da portare a prossimo consiglio provinciale per impegnare presidente e Provincia a proseguire nelle attività e a richiedere impegni e richieste concrete agli altri Enti.

Il presidente della Provincia di Savona Pierangelo Olivieri spiega: “A seguito della richiesta da parte della minoranza la presidenza della Provincia ha convocato il consiglio nella prima data utile in diretta durante la seduta del consiglio precedente (20 novembre) concordando immediatamente per ottimizzare i tempi. La questione riguarda una delle competenze fondamentali del nostro Ente per la parte del settore ambientale, attività nella quale la struttura dell’Ente si applica con sistematicità in strutturale sinergia con Regione, Arpal e Asl e per il fronte specifico territoriale con il Comune di Cairo Montenotte. Sono tantissime le attività svolte come ricostruito dal 2018 e in particolare dal 2020 in poi. Una situazione particolare che ci ritroviamo per una serie di contenzioni pendenti, coordinati anche con il legale che ci segue abbiamo deciso come gestire con massima attenzione tutte le iniziative in questo periodo, siamo in costante contatto e ci muoviamo sulla base del nuovo Piano Regionale predisposto e siamo in contatto con Arpal per ottimizzare una serie di interventi”.

“Sono sistematiche le richieste ai soggetti operativi sul territorio e alle aziende e il contatto diretto con il Comune di Cairo. La presidenza si è confrontata varie volte e da ultimo in maniera particolare con il Comune di Cairo per essere allineati su tutte le iniziative da assumere che consistono in una serie di sistematiche richieste ai soggetti monitorati e ispezioni, per quanto di competenza dell’Ente, tenendo conto anche di quelle svolte per la parte salute da Asl e per la parte ambiente in sinergia con Arpal e Comune di Cairo. La Provincia continuerà costantemente in questa maniera e ovviamente all’esito della sentenza che arriverà dal Consiglio di Stato, potremo attivare una serie di provvedimenti pieni”.

“Alcuni indici di valori sono aumentati e sicuramente non è una dato positivo, stiamo cercando di intensificare tutti i monitoraggi nel contesto complessivo, le attività sono sistematiche di Provincia e Arpal, (le rilevazioni sono di competenza di Arpal) e un dato molto importante è la costituzione del Comitato fatto da Regione Liguria”, conclude Olivieri.

“Indipendentemente da quella che sarà la sentenza del Consiglio di Stato sulla questione Italiana Coke è fondamentale mettere in campo una strategia che possa tutelare la salute dei cittadini così come i posti di lavoro”. Dichiarazioni del capogruppo della lista “Savona Uniti per la Provincia” Massimo Niero dopo il Consiglio provinciale straordinario di oggi con al centro le emissioni inquinanti registrate nel comune di Cairo Montenotte e comuni confinanti dal mese di gennaio 2020 ad ottobre 2020.

L’ordine del giorno sulla qualità dell’aria riguardo ai dati su Benzene e Benzo(a)pirene elaborato dal consigliere Rodolfo Mirri, e sottoscritto dallo stesso Massimo Niero e dal consigliere Mattia Fiorini, ha condotto ad una ampia discussione tecnica e politica sullo scostamento dei valori presso le centraline esistenti rilevati da Arpal, con un preoccupante peggioramento della situazione rispetto agli anni precedenti.

“Al di là dell’attivazione da parte di Regione Liguria del “Comitato piano azione ValBormida”, riteniamo che si debbano trovare rapide soluzioni e la Provincia deve avere un ruolo primario in questa vicenda”.

“Bene la stesura di un prossimo ordine del giorno condiviso, così come gli approfondimenti chiesti ad Arpal ed una intensificazione di tutti i monitoraggi , tuttavia è indispensabile giocare d’anticipo rispetto al pronunciamento della giustizia amministrativa e coinvolgere enti, azienda e sindacati in un piano di ambientalizzazione e controllo costante delle emissioni inquinanti che riguardano un intero comprensorio”.

E il consigliere Mirri conclude: “Non si tratta solo di procedure, come l’AIA e la Valutazione di Impatto Ambientale, seppur molto importanti, si tratta di mettere mano ad una serie di interventi per armonizzare l’impatto su ambiente e salute, garantendo una qualità dell’aria ottimale per gli abitanti della valle. Dal nostro punto di vista le tecnologie e le possibilità ci sono, e ora di azionarle”

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