Celle Ligure. “Non siamo soddisfatti. Volevamo che il Sindaco ci togliesse il pagamento della Tari e così non è stato”.
Questo, al termine dell’incontro in Comune, lo stato d’animo degli esercenti di Celle che si fa ancora più cupo. Sotto la pioggia, una folta delegazione tra ristoratori, albergatori e commercianti ha aspettato a lungo e con ansia che i portavoce uscissero da Palazzo Ferri con la speranza di ottenere qualcosa che desse loro un po’ di ossigeno in questo periodo di incertezza.
Erano lì fuori dalle 10 di questa mattina, ognuno con la sua storia e con in mano un volantino di protesta. Il sindaco, Caterina Mordeglia, ha accolto e ascoltato due rappresentanti e, come anticipato ieri da Ivg, ha predisposto uno sconto sulla Tari, la tassa sui rifiuti, pari a circa 25 mila euro che verranno suddivisi tra gli esercenti. In più, per andar loro incontro, sta raccogliendo fondi da destinare come ulteriore contributo. La cifra si conoscerà nell’incontro della prossima settimana.
“Siamo già carichi di rabbia e delusione per le restrizioni – è amareggiato il presidente dell’Associazione Albergatori, Fabrizio Cerisola – e , nel nostro piccolo, non otteniamo risposte concrete”.
Ma il Sindaco sottolinea comunque la volontà, dopo aver praticato lo sconto dei circa 25 mila euro, previsto dalla legge, di andare incontro alla richiesta degli esercenti, cioè di conferire un contributo che sia economicamente coincidente con quello erogato dai comuni limitrofi alla categoria.
“Sto già lavorando a questa richiesta Insieme ai miei collaboratori – afferma il primo cittadino – avremo un incontro con gli esercenti già la prossima settimana e vedremo insieme a cosa corrisponderà economicamente questo contributo e, soprattutto, quali saranno le attività che stanno veramente soffrendo e avranno perciò bisogno di questi fondi”.
Aspra ancora la risposta della categoria. “Una volta di più emerge la volontà da parte dell’ Amministrazione Comunale di non aiutare in maniera concreta le imprese cellesi- afferma Riccardo Rebagliati, ristoratore-: nei mesi di chiusura non abbiamo prodotto spazzatura, pertanto non capisco perché dobbiamo pagare la tassa. Lo sconto non è sufficiente. C’è stato detto che sono in difficoltà la Casa di Riposo e le Società Sportive: abbiamo risposto che la RSA deve essere aiutata e che le Società Sportive non portano ricchezza al paese”.
Ci sarà un altro incontro ma gli esercenti sono determinati e si dicono pronti ad azioni eclatanti.