Battaglia

Bonus ristorazione: proroga fino al 15 dicembre, ma gli agriturismi?

Accolto il pressing di Cia per tutelare l’indotto agroalimentare, ora i chiarimenti per il settore agrituristico

Liguria. Vinta una battaglia della Confederazione Italiana Agricoltori: il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali ha prorogato il bando per il Bonus Ristorazione.

La nuova scadenza è stata fissata al prossimo 15 dicembre, dando così tempo alle aziende di formalizzare le domande per accedere ai contributi.

La richiesta era arrivata da Cia Savona, che rappresenta i produttori Dop e Igt della filiera agroalimentare. Il fondo, infatti, previsto dal Decreto Agosto (Legge n 126/2020), è attivo a partire dal 15 novembre ma la prima scadenza era stata fissata al 28 novembre.

“La proroga del termine di presentazione delle istanze per il Fondo Ristorazione al prossimo 15 dicembre 2020 è un atto importante e che tutela la filiera agroalimentare in un momento così difficile” afferma il direttore Cia Savona Osvaldo Geddo.

“In queste settimane Cia è stata pressante nei confronti del Ministero anche per avere chiarimenti su alcuni punti salienti della normativa che interessa specificatamente il settore agrituristico, ma su cui permangono tuttora forti criticità – precisa il direttore Cia Savona, con riferimento all’inserimento del comparto degli agriturismi tra i codici Ateco di riferimento -. Mancando queste risposte in un tempo adeguato a rispettare la scadenza ordinaria, Cia – Agricoltori Italiani ha richiesto con forza un termine adeguato di proroga che, inevitabilmente, sarà tale se avremo a breve quei chiarimenti ufficiali che consentiranno alle nostre imprese associate di proporre la loro richiesta di contribuzione”.

“Siamo in attesa di queste ulteriori precisazioni per le filiere interessate dal Bonus” conclude Geddo.

Il Bonus Ristorazione consente di richiedere contributi a fondo perduto da un minimo di mille fino a un massimo di diecimila euro per l’acquisto di prodotti 100% Made in Italy: la dotazione finanziaria ammonta a 600 milioni di euro e riguarda le aziende che nel periodo marzo-giugno 2020 hanno subito un calo di fatturato almeno del 25% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e che hanno acquistato prodotti Made in Italy, compresi quelli vitivinicoli, di filiere agricole e alimentari, anche DOP e IGP, valorizzando la materia prima del territorio.

Le domande possono essere presentate di persona presso gli Uffici postali, oppure online, collegandosi al sito www.portaleristorazione.it.

Sono finanziati gli acquisti fatti a partire dal 14 agosto 2020 e il decreto attuativo ha stabilito, al momento, i seguenti codici ATECO delle imprese che possono usufruire della misura: ristorazione con somministrazione (codice 56.10.11); alberghi (codice 55.10.00, limitatamente alle attività autorizzate alla somministrazione di cibo); attività di ristorazione connesse alle aziende agricole (56.10.12); mense (codice 56.29.10); catering continuativo su base contrattuale (codice 56.29.20); catering per eventi, banqueting (codice 56.21.00).

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