Bufera

Arresti Autostrade, prime reazioni: “Riaperta la ferita del ponte Morandi, concessione torni allo Stato”

Non si sono fatti attendere i primi commenti sui risvolti dell'inchiesta

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Liguria. Gli arresti di tre ex top manager e tre attuali dirigenti della Società Autostrade per l’Italia Spa, hanno scatenato le prime reazioni.

“Non sono affatto sorpresa delle notizie di cronaca giudiziaria che riguardano Castellucci e i vertici di Aspi – afferma Elena Botto, senatrice del M5S -. Confido nel lavoro dei magistrati, ma che ci siano state evidenti mancanze nella gestione dei 2900 km di autostrade controllate da Aspi ormai è un dato di fatto. È necessario, pertanto, riportare queste infrastrutture in mano pubblica: soltanto le ipotesi di falsificazioni dei report sulle manutenzioni e il crollo degli investimenti fanno accapponare la pelle, ripensando soprattutto ai 43 morti del ponte Morandi”.

“Questi vent’anni di incuria resteranno uno sfregio nella storia del nostro paese. Quindi, sarà inevitabile cambiare pagina in modo deciso. Il Movimento 5 Stelle ha spinto con forza per la revoca della concessione ai Benetton non per capriccio, ma perché le negligenze nella gestione sono state lampanti in questi anni. Ora è in corso una trattativa, e vogliamo che si acceleri con la chiusura di questo triste capitolo della storia infrastrutturale dell’Italia” conclude.

“Il ricordo del crollo del ponte Morandi resterà indelebile nella mente di tutti noi – afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale dell’assciazione Codici – e quanto successo questa mattina lo rende ancora più terribile. Se dovessero essere confermate le accuse ipotizzate, saremmo di fronte ad un fatto di una gravità inaudita. Come sempre confidiamo nel lavoro della magistratura, che siamo pronti a sostenere per contribuire a far emergere la verità”.

“Ci costituiremo parte civile – aggiunge Carmine Laurenzano, avvocato di Codici – siamo pronti a dare il nostro contributo affinché venga fatta piena luce sulla vicenda”.

“L’inchiesta condotta dalla Procura di Genova prende le mosse da alcuni documenti acquisti durante l’indagine sul crollo del ponte Morandi, da cui emergerebbe una consapevolezza della situazione di pericolo dell’infrastruttura, nello specifico dovuta allo stato difettoso delle barriere fonoassorbenti, con il rischio cedimento nelle giornate di forte vento. Non si tratterebbe solo del ponte Morandi, ma dell’intera rete autostradale, cosa che rende ancora più grave la situazione. È doveroso fare chiarezza e giustizia, è il minimo per le vittime di quella tragedia che ha scosso l’intero Paese”.

In un’intervista al quotidiano online ‘Affari Italiani’, anche il deputato ligure Sergio Battelli, presidente della Commissione per le Politiche dell’Ue alla Camera, è intervenuto sulla questione: “Quanto accertato fino a ora sulla tratta ligure è l’immagine plastica della disfatta di Atlantia, ne accresce solo la sua già scarsa credibilità”.

“Sul Ponte c’è un’indagine in corso, d’accordo, ma già queste inadempienze sulle barriere fonoassorbenti, bastano per andare avanti sulla strada della revoca che, per noi rimane la via maestra. Parliamo, infatti, di chilometri di autostrada potenzialmente pericolosi. Ho vissuto sulla mia pelle, insieme a tantissimi pendolari che per lavoro dovevano raggiungere Genova, le ore in coda e i continui cambi di corsia per una pseudo manutenzione. Le inadempienze infatti sono sempre state sotto gli occhi di tutti. Ma ciò che fa arrabbiare ancora di più sono i pedaggi alti che i cittadini hanno sempre pagato. Ecco perché l’intero sistema concessorio dei beni pubblici è da rivedere, si tratta di una questione politica che va affrontata di petto. Perché lo Stato, che dà in concessione un bene, deve assolutamente essere certo di come questo bene venga poi gestito e tutelato” ha proseguito Battelli.

“Mi fido di quanto stanno facendo il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il Governo perché ritengo che l’unica bussola debba essere quella di ottenere il migliore servizio per i cittadini, senza però farsi travolgere da cause pendenti infinite. Sappiamo tutti quanto sia delicata, infatti, questa partita sia sul piano morale – e da ligure per me la questione morale è prioritaria – che su quello politico e tecnico” ha concluso Battelli.

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