Idea

Aperi-Drive In: la trovata di un bar di Albenga

Basterà parcheggiare e suonare il clacson per essere serviti. Ma per chi non è convivente potrebbero essere guai

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Albenga. La chiusura dei bar in osservanza del Dpcm, e la crisi che morde e svuota il cassetto di baristi e ristoratori che possono tenere aperto solo per asporto, hanno aguzzato l’ingegno del titolare della Caffetteria Da Sancio di Albenga. Con un post sulla sua pagina Facebook annuncia infatti che tutti i venerdì e sabato, dalle ore 18 alle 21.30, il locale si “trasformerà” in un drive-in.

“Nulla ci ammazza, e quindi eccoci di nuovo qui – scrive – sempre sul pezzo per regalarvi una giornata diversa ma sempre nel rispetto delle regole”. L’idea nasce dalla capienza dello spazio esterno che funge da parcheggio. “Non ti resta che venire, parcheggiarti, suonare il clacson e al resto pensiamo direttamente noi“.

Aperitivo direttamente in auto, dunque, a condizione di essere “massimo 4 persone a bordo”. Con una regola ferrea: “vietato scendere dal veicolo, altrimenti non verrete serviti e pagherete il doppio. Quindi divertiamoci tutti – recita il post – mantenendo un corretto comportamento che possa non farvi pentire di questa scelta”.

Ma è l’interpretazione della legge che potrebbe rendere complicata l’iniziativa. Non tanto per il bar (che non rischia nulla: si tratta a tutti gli effetti di un asporto), quanto per i clienti. Per i non conviventi, infatti, il Dpcm consente di circolare in auto con la presenza del solo guidatore e di due passeggeri dotati di mascherina. Una disposizione che impone due forti limitazioni. Una, non insormontabile, riguarda appunto il numero di occupanti dell’auto: al massimo 3 e non 4 (a meno che non si tratti di un nucleo familiare). La seconda, ben più vincolante, riguarda l’obbligo di indossare la mascherina: va stabilito se è possibile abbassarla dentro la vettura per degustare l’aperitivo o se si tratta di un comportamento sanzionabile. In quest’ultimo caso, la possibilità di consumare l’aperitivo dentro l’auto sarà realmente fruibile solo dai nuclei familiari.

Si potrebbe allora risolvere scendendo dal veicolo: anche qui, però, va valutato se un parcheggio sia o meno da considerarsi luogo aperto al pubblico. In quel caso si violerebbe la prescrizione che non consente il consumo di bevande dopo le ore 18 in luoghi pubblici e aperti al pubblico, ma solo consegne a domicilio e asporto. E’ possibile, insomma, che l’unico comportamento realmente consentito sia quello di portare l’aperitivo a casa e goderselo lì, per non rischiare che si riveli ben più “salato” del previsto.

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