Alassio. Il primo dicembre Marco Melgrati riassume la carica di sindaco di Alassio. Ma c’ è un uomo che in questi 18 mesi ha preso provvisoriamente il suo posto e che ora riaffiderà nelle mani del sindaco eletto tutte le responsabilità.
Che anno è stato per Angelo Galtieri e quale tipo di esperienza ha vissuto, anche dal lato umano oltre che amministrativo? “Lo ammetto – dice Galtieri – è stato un anno estremamente pesante, ma formativo, sicuramente l’esperienza mutuata dalla gestione di Marco è stata portata avanti in maniera ritengo corretta, io ho sfruttato tutta la sua esperienza e le sue conoscenze. L’anno è stato particolarmente difficile per un susseguirsi di eventi estremamente complessi che non eravamo abituati a gestire ,in primis il Covid”.
“La parte che ha dato più preoccupazione – continua Galtieri – ha riguardato la gestione dell’erosione della spiaggia: un anno e mezzo di lavoro continuo dove i dati della mareggiata del 2018 perpetrati nel 2019 e 2020 ci hanno dato complicazioni di gestione. Dovremmo avere finito questo percorso perchè dopo 18 mesi siamo riusciti finalmente ad assegnare tutti gli studi e gli impegni per intervenire sull’area marina. Non è ancora il risultato che ci auguriamo, ma è già un risultato ottimale, perché inizieremo i lavori a gennaio per ripristinare la profondità della spiaggia e soprattutto abbiamo lo studio di fattibilità per la protezione dell’arenile. Due passaggi che hanno richiesto un forte impegno da parte di tutti. La struttura e la parte politica hanno lavorato molto bene in questa direzione”.
Ma quella di Galtieri che si è seduto sulla poltrona di sindaco reggente, al posto di un personaggio effervescente come Melgrati deve essere stata anche un’esperienza particolare dal lato umano. Si racconta Galtieri: “Dal lato umano ho vissuto una bella esperienza, sia la giunta che la maggioranza e la struttura comunale mi hanno supportato come fosse il sindaco in pectore senza crearmi problemi. Avevo un mandato giuridico e non politico, ma nessuno me l’ha mai fatto pesare”. Ha mantenuto un profilo basso e grande equilibrio. É il suo carattere dopotutto, ma non era semplice essere proiettato in una dimensione pubblica come quella di un sindaco.
“Una parte – spiega – è il mio carattere e una parte è dovuta al senso del rispetto che ho provato verso il mandato politico di Marco che era predominante, per cui se già per stile ho un profilo non molto alto,l’ho ulteriormente abbassato perchè non volevo assolutamente creare l’idea che ci fosse un altro sindaco ad Alassio. Di sindaco ce n’è uno solo. Marco Melgrati e il mio ruolo era semplicemente di transizione e così l’ho svolto” .
Così torna Melgrati, il re di Alassio: “Lui è stato incoronato dal popolo e torna carico ed entusiasta. Preparatevi ai fuochi d’artificio. Non vi farà sicuramente annoiare. Dal punto di vista comunicativo – dice – a voi giornalisti darà più soddisfazione e vi darà un sacco di lavoro”, conclude Galtieri.