Misure più "protettive"

Alassio, al via l’iter per interventi utili per difendere abitato e infrastrutture dal mare

La progettazione e la valutazione del progetto in collaborazione con l'Università di Genova

mareggiata alassio ottobre 2020

Alassio. E’ stato avviato l’iter per la realizzazione delle opere di difesa del mare, con la collaborazione del Comune di Alassio e l’università di Genova: “L’avevamo annunciato, specificando che l’intervento di ripascimento straordinario, da solo, pur essendo la prima opera di difesa naturale, non poteva essere la soluzione al problema dell’erosione costiera e soprattutto della difesa dell’abitato alassino”. E’ così che Franca Giannotta, assessore ai lavori pubblici del Comune di Alassio, illustra la delibera approvata.

Si tratta di una serie di interventi di “difesa dell’abitato e delle infrastrutture cittadine con ricostruzione degli arenili e piano di manutenzione degli stessi anche attraverso opere di difesa degli arenili medesimi. Visto infatti che il progetto definitivo ed esecutivo delle opere a difesa naturale del centro urbano prospiciente il litorale (il ripascimento straordinario), è già stato approvato e affidato nei tempi di legge – spiega Giannotta – Abbiamo colto l’occasione del contributo ricevuto dal Comune di Alassio di 100mila euro per la progettazione definitiva ed esecutiva di ‘opere di difesa centro urbano prospiciente il litorale marino per la sicurezza delle vite umane, a salvaguardia strutture ed infrastrutture con mitigazione del rischio e aumento resilienza’ per accelerare la pratica dell’ulteriore progetto di difesa a mare”.

“Non solo, ma, in virtù dell’accordo già in essere con il dipartimento di Ingegneria Chimica e Ambiente dell’Università di Genova, abbiamo ritenuto di stipulare una ulteriore convenzione per un’attività di supporto all’Ufficio Tecnico Comunale rispetto alla valutazione dello studio di fattibilità tecnico-economica preordinato alla scelta della tipologia delle opere oggetto di progettazione definitiva – specifica l’assessore – Insomma una volta che, rispetto alle risorse previste dall’Ordinanza 558/2018 del Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri – rivolte esclusivamente alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico, nonché all’aumento del livello di resilienza delle strutture ed infrastrutture – sarà anche e soprattutto attraverso i rilievi dei tecnici che verrà stabilito quale opera potrà essere la più efficace per la difesa della nostra città.”

Gli uffici hanno provveduto a redigere la determina per l’affidamento dell’incarico e il relativo impegno di spesa: “Una determina complessa – spiegano dall’amministrazione – che muove dall’acquisizione dello studio di fattibilità tecnico-economica verso la progettazione definitiva delle opere a mare ottimali e sostenibili dal punto di vista ambientale ed economico”.

Nel pomeriggio di ieri, dunque, l’atto ufficiale, quello con il quale viene affidato l’incarico per la predisposizione dello “studio di fattibilità tecnico-economica e di progettazione definitiva delle opere a difesa naturale del centro urbano prospiciente il litorale per la sicurezza delle vite umane e a salvaguardia delle strutture, infrastrutture e dei beni pubblici e privati attraverso la ricostituzione della spiaggia emersa coniugata con manutenzione stagionale e/o opere a mare di difesa e conservazione degli arenili, al Raggruppamento Temporaneo di Professionisti costituito dai seguenti esperti: ingegner Franco Ferrando, ingegner . Guido Ferri, ingegner Paolo Gaggero, ingegner Luca Rossi, archeologa Frida Occelli, geologo Eros Aiello”.

“Si tratta – aggiungono dall’amministrazione – di un raggruppamento di specialisti che hanno trattato nel corso degli anni le modalità e gli effetti delle attività di ripascimento, in particolare in ambito locale, e che sono in possesso di studi, dati e modelli matematici utili allo svolgimento dell’incarico, e che rappresenta un raggruppamento interdisciplinare di competenze necessarie per lo studio delle opere di difesa a mare”​.

Contestualmente la determina stabilisce di “affidare alla Miar Sub, specializzata in materia di bonifica di residuati bellici esplosivi, sbancamenti subacquei con esplosivi e lavori subacquei in genere, la prestazione di servizi relativa alla valutazione del rischio bellico su un’area di circa mq. 30.000,00, comprensiva di verifiche magnetotermiche sottomarine”.

“L’obbiettiv o- concludono dall’amministrazione – è quello di essere pronti con il progetto esecutivo e alla cantierizzazione nel momento in cui saranno erogati i fondi o addirittura per ricercare ulteriori finanziamenti”.

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