Lettera al direttore

Lettera

“Al sexy shop sì, a noi nulla”: l’amarezza di un commerciante savonese escluso dal decreto ristori

Insieme al fratello gestisce un ingrosso di generi alimentari ad Alassio

depressione, disperazione, suicidio

Mi chiamo Roberto Rinaldi e sono co-titolare assieme a mio fratello Riccardo di un ingrosso di generi alimentari ad Alassio, la “Salfo snc”, presente dal 1976.

Vi scrivo solo perchè continuo a leggere notizie di categorie lavorative non comprese nel decreto ristori e volevo ricordare che anche il nostro codice Ateco non è fra quelli inseriti negli aventi diritto.

Ora, con che criterio possiamo noi non averne diritto, quando siamo direttamente collegati alla stragrande maggioranza dei nostri clienti che sono appunto bar e ristoranti? Se non lavorano loro, noi neanche, no?

E perchè, con tutto il rispetto per i titolari dei sexy shop, loro hanno diritto e noi no?

Mi scuso per lo sfogo ma sono molto amareggiato e non vedo un futuro prossimo roseo.

Distinti saluti

Più informazioni
leggi anche
Tavolo ristorante con vino
Lettera
Crisi ristorazione, sfogo di un commerciante savonese: “Basta strumentalizzazioni, serve supporto economico”
Confartigianato
Ok ma...
Decreto ristori, Confartigianato: “Battaglia codici della filiera non è finita, mancano delle categorie”
ristorante
Codici ateco
Bonus ristorazione, Cna Liguria: “Attivo il portale dedicato alle domande”

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.