Celle Ligure. Anche il frantoio, uno dei più vecchi e caratteristici della Liguria, cambia veste e si adatta scrupolosamente ai tempi difficili che stiamo vivendo. L’onda del Coronavirus investe anche questa attività contadina particolarmente diffusa sulle nostre colline punteggiate da secolari alberi di ulivo.
“La molitura non è più aperta al pubblico e il cancello di ingresso del frantoio è chiuso – è rassegnato Andrea Bruzzone, presidente del frantoio cooperativo – lo apriamo solo a chi porta le olive e a chi ritira l’olio. Entrano solamente due persone con mascherina e agli operatori viene misurata la temperatura”.
Il Covid ha inciso sugli appuntamenti facendone registrare un calo.
“A livello giornaliero abbiamo eliminato alcune visite per avere meno affollamenti – continua il presidente -, se negli anni scorsi viaggiavamo intorno ai 90-100 quintali di molitura al giorno ora siamo intorno ai 70-80 quintali”.
Da domani la Liguria diventerà zona arancione: sono in tanti a telefonare al frantoio in queste ore e a chiedere come comportarsi, avendo già preso appuntamento.
“Noi – sottolinea Andrea Bruzzone – diciamo loro di contattare la polizia municipale del proprio comune per avere chiare e precise informazioni sugli spostamenti di necessità, per non incorrere in sanzioni“.
Quest’anno la resa dell’olio oscilla mediamente tra l’8 e il 12-13%. In compenso, dicono gli esperti, la qualità è altissima.
Nel frattempo il frantoio ha avviato le pratiche per la certificazione De.Co, denominazione comunale, dell’oliva di Celle Ligure.