Precisazione

Scuole, il M5S: “Toti non ha recepito il documento firmato a fine giugno”

Commentando il post odierno del presidente di Regione Liguria a margine del confronto tra Governo e Regioni

Andora Primo Giorno Scuola Sacra Famiglia Aula

Liguria. “Il governatore Toti si è forse dimenticato che a fine giugno le Regioni hanno firmato il Piano Scuola che prevede la Dad complementare per le superiori”. Lo dichiarano i consiglieri  del M5S del gruppo regionale e comunale, commentando il post odierno del presidente di Regione Liguria a margine del confronto tra Governo e Regioni.

“A Toti ricordiamo che quel documento elenca chiaramente le misure da mettere in campo in caso di recrudescenza del Covid-19. In particolare, vi si legge: ‘Qualora l’andamento epidemiologico dovesse configurare nuove situazioni emergenziali a livello nazionale o locale, sulla base di un tempestivo provvedimento normativo, potrebbe essere disposta nuovamente la sospensione della didattica in presenza e la ripresa dell’attività a distanza, attraverso la modalità di didattica digitale integrata (…) Ciascuna istituzione potrà definire, in virtù dell’autonomia scolastica, modalità di alternanza/turnazione/didattica a distanza proporzionate all’età degli alunni e al contesto educativo complessivo. In particolare, per gli ordini di scuola secondaria di I e II grado, al fine di ridurre la concentrazione di alunni negli ambienti scolastici, potranno essere in parte riproposte anche forme di didattica a distanza'”.

“Consigliamo dunque al governatore di leggere attentamente quel documento, senza dubbio chiaro, completo ed esaustivo. E rispediamo dunque al mittente le critiche sull’operato della Ministra Azzolina. La nota stonata semmai è proprio del presidente di Regione, che anziché riconoscere di aver commesso molti errori cerca di sviare l’attenzione incolpando ancora una volta il Governo”.

“Nelle scuole, peraltro, i dati ci dicono che dirigenti e docenti stanno gestendo egregiamente le misure ministeriali. Le vere criticità invece si registrano nelle ore cruciali del prima e del dopo, quando cioè i ragazzi prendono i mezzi pubblici per spostarsi tra casa e scuola e viceversa. Certamente, ora, è più che mai necessario potenziare il trasporto pubblico locale, in modo da evitare le scene che purtroppo sono sotto gli occhi di tutti: studentesse e studenti ammassati sui mezzi del Tpl. Serve un maggiore coordinamento tra le Regioni e il ministero dei trasporti”, concludono.

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