Risposta

Scuola, Cambiamo: “La Cgil attacca la Regione, ma la responsabilità è del governo”

"L’amministrazione regionale, dirigenti e insegnanti hanno tentato di colmare le lacune"

aula, scuola, elementari

Liguria. Non si è fatta attendere la replica del gruppo “Cambiamo con Toti Presidente Liguria” alle dichiarazioni della Cgil ligure, all’attacco giunto oggi dalla Cgil ligure, che ha invocato “un rapido cambio di passo sulla scuola”.

In una lettera, siglata insieme alle categorie sindacali della Cgil che rappresentano i lavoratori della scuola, dei servizi educativi e della sanità, degli appalti e dei trasporti, i sindacati hanno chiesto “l’intervento della Regione, dell’Ufficio Scolastico Regionale, dell’Anci, dei Prefetti e della Protezione Civile insieme alla creazione di un tavolo che faccia una reale regia e consenta di intervenire urgentemente sui problemi”.

Il gruppo Cambiamo afferma: “La Cgil, appena persa una campagna elettorale, ricomincia la legislatura come l’aveva finita: facendo politica di parte. In particolare punta il dito contro la Regione e il presidente Toti sul tema della ripartenza della scuola, dimenticandosi di chi sono realmente le responsabilità. Se i ragazzi sono tornati in classe il 14 settembre è stato proprio grazie all’impegno dell’amministrazione regionale, dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, che si sono rimboccati le maniche ben oltre le loro competenze per colmare tutte le enormi lacune del Governo”.

“Mentre in Liguria si lavorava per garantire un rientro sicuro per studenti e famiglie, da Roma un commissario incaricato doveva far arrivare almeno mascherine e banchi che però si sono fatti attendere a lungo. Anzi, in molte scuole le mascherine vengono comprate dalle famiglie, che già provvedono da anni anche a rifornire gli istituti di materiale per la didattica e persino della carta igienica. E ancora adesso, a quasi un mese di distanza dal suono della prima campanella, molti studenti disabili non hanno ancora gli insegnanti di sostegno, molte famiglie non possono usufruire del tempo pieno e della mensa e tanti alunni devono portarsi da casa cose che dovrebbe offrire la scuola”.

“Ma la Cgil davanti a questa vergogna invece di puntare il dito contro l’inadeguatezza del ministro Azzolina (perché sì, la scuola è competenza statale non regionale, eh!) preferisce evitare, chiudere gli occhi e attaccare la Regione. In compenso il Pd ha proposto di far cantare ‘Bella Ciao’ nelle scuole. Saranno forse queste le proposte e l’idea di futuro che la Cgil si aspetta per i nostri studenti?”

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