Savona. In questi giorni l’assessore “dimezzato” Santi (da tempo ha deleghe ridotte a favore di Montaldo) continua ad informarci sui lavori di pulizia del Letimbro fatti nel tratto a monte fra Riborgo e Santuario. Pare che continui a creare ipotesi di liste civiche composte solo di savonesi come se fino ad oggi non abbia partecipato ad una giunta e a una maggioranza distrutta e incomprensibile.
Noi infatti crediamo che i lavori di sistemazione del fiume vadano fatti come attività di ordinaria manutenzione, che in città dovrebbero riprendere quotidianamente per restituirle dignità e decoro.
Noi di Europa Verde pensiamo ad un progetto ecologista e di svolta per la nostra città, che trova molti riscontri nelle asserzioni del laboratorio di Marco Russo. In primo luogo riteniamo indispensabile una partecipazione convinta della città alla lotta al cambiamento climatico.
Si tratta di questioni di enormi valenza,che non possono trovare soluzione nel nostro comune ma qui possiamo cominciare ad aumentare le coperture arboree (ad esempio gli Orti Folconi come grande parco urbano) e soprattutto favorire tutti gli interventi di manutenzione boschiva nella fascia interna perche’ tra poco la selva amazzonica non sarà in Sud America ma tra Savona e la Valle Bormida.
A tutto ciò si dovrebbero associare interventi di recupero edilizio ribadendo che gli interventi di costruzione e le zone edificabili devono essere scelte dal PUC e non con il sistema di continue varianti.I medesimi nuovi edifici in una logica di no al consumo del suolo dovrebbero avere la piu’ elevata certificazione energetica ed essere rivolti in primo luogo al social housing, al cohousing e all’edilizia popolare per favorire chi vuole rimanere in città.
A ciò si devono poi associare i lavori di attuazione dei piani di bacino, che non possono divenire uno strumento di baratto coi privati ma una esigenza vitale per collettività allo scopo di evitare nuovi fenomeni di dissesto e di alluvioni.
Abbiamo perso Cà di Ferrè. Non vorremmo perdere in quel modo altre località o luoghi della nostra storia solo per incuria umana.
Bisogna puntare all’obiettivo rifiuti zero, che implica riduzione, riciclo, riuso ed educazione ambientale. Questo obiettivo può portare all’insediamento di nuove imprese ma anche ad un ruolo innovativo per il Campus nell’insediamento di imprese e nello studio di materiali innovativi.
Bisogna pensare alla tutela del nostro patrimonio culturale,facendolo conoscere e riaprendo i musei oltre ai teatri,evitando la brutta figura del concorso per la scelta del nuovo direttore artistico del teatro civico, per garantire in tal modo posti di lavoro e la creazione di cicli virtuosi.
Savona ha molte potenzialità ma non può essere governata da coloro che l’hanno affondata negli ultimi cinque anni e da coloro che l’avevano portata sull’orlo dell’abisso ovvero la destra va battuta e il centrosinistra deve fare una autentica valutazione di uomini e donne se vuole riconquistare la fiducia di una città,che oggi è in profonda crisi culturale e materiale.