Ipotesi disastro ambientale

Possibile contaminazione delle acque: la Finanza nelle discariche di Boscaccio e Bossarino

Accusa di disastro ambientale: questa mattina il blitz, sequestrate per un giorno le aree in cui dovranno essere prelevati i campioni d'acqua

Vado Ligure. Disastro ambientale a causa della possibile contaminazione delle acque sotterranee. E’ questa l’ipotesi di reato che ha portato questa mattina all’alba la Guardia di Finanza di Savona a sequestrare alcune aree all’interno delle discariche di Boccaccio e Bossarino a Vado Ligure.

Il sequestro, eseguito dai militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria (comandato dal maggiore Danilo De Mitri) su delega della Procura della Repubblica di Savona, ha avuto per oggetto esclusivamente i luoghi, posti all’interno del perimetro delle citate discariche, dove devono essere eseguite le operazioni di prelievo, campionamento ed analisi delle acque sotterranee, nelle vasche e nei pozzi nonché i locali che fungono da “sala macchine” e “sala controllo” delle discariche.

Il provvedimento di sequestro, che ha natura probatoria, è finalizzato a garantire la genuinità dei prelievi che vengono contestualmente eseguiti all’interno del sito e la correttezza dei risultati delle successive analisi. Il sequestro, essendo limitato ad alcuni siti, non incide sulla operatività e sulla gestione delle attività ordinarie delle discariche, che continuano a funzionare regolarmente. Le aree verranno rilasciate già nella giornata di domani, al termine dei campionamenti.

L’indagine ha per oggetto il reato di disastro ambientale colposo, commesso in epoca successiva al 2016, ed è a carico dei legali rappresentanti delle società che gestiscono le discariche. Il procedimento trae origine da accertamenti e sopralluoghi svolti dalla Guardia di Finanza, dall’Arpal e dal consulente tecnico del pubblico ministero all’interno dei siti nel corso dell’estate del 2019.

Da tali indagini, e dalle prime analisi chimiche, sarebbe emerso il possibile superamento dei valori di legge autorizzabili e derogabili nelle acque sotterranee e nei pozzi e la conseguente potenziale contaminazione delle acque sotterranee, con possibile pericolo ambientale.

Dopo aver eseguito i prelievi è necessario svolgere ulteriori approfonditi accertamenti di natura tecnica, in contraddittorio con le parti e con le dovute garanzie di difesa, al fine di chiarire i fatti e verificare l’effettiva fondatezza dell’ipotesi di accusa.

Dall’azienda, intanto, trapela serenità: il management fa sapere di aver da subito collaborato con gli inquirenti e di non nutrire particolare preoccupazione per la vicenda.

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