Val Bormida. “Nei giorni scorsi il presidente della Regione Liguria aveva ipotizzato la possibilità di utilizzare gli ospedali di Cairo e Albenga per ottenere 130 posti letto a bassa intensità di cura del Covid a sostegno dell’area genovese. A quanto pare solo ora Toti si accorge dell’importanza del nostro ospedale, ora che gli potrebbe far comodo nella gestione dell’emergenza”. Lo afferma Michele Di Sapia, segretario del partito Democratico di Cairo Montenotte
“Eppure durante la prima ondata dell’epidemia, con la scusa della necessità di dirottare il personale sanitario presente a Cairo verso altre strutture, aveva provveduto addirittura a chiudererlo, lasciando così un intera valle, circa 40.000 persone, senza un importante presidio sanitario”.
“Ora dove troverebbe il personale per far funzionare a pieno regime l’ospedale di Cairo durante l’emergenza se prima non c’era e ora magicamente c’è? Sembra un poco contraddittorio. Non si tratta di volerci sottrarre all’emergenza, ma vorremmo ricordare a Toti che in Liguria, come in altri parti d’Italia, purtroppo non ci si ammala o si muore solo di Covid”.
“Allora perché non riaprire l’ospedale di Cairo come presidio Covid free in cui curare altre patologie? A Cairo e in Valbormida abbiamo bisogno di un ospedale potenziato, ma che sia facilmente accessibile e aperto a tutti” conclude l’esponente Dem.