Sfogo

Nuovo Dpcm, associazioni sportive e culturali insorgono: “Luoghi sicuri per i giovani, e ora?”

"Il Terzo Settore, spesso nominato dai potenti, non viene considerato..."

Lo sport al tempo del Covid-19

Savona. “Prima incertezza poi scoramento, questa la sintesi purtroppo dei rappresentanti di associazioni sportive e culturali, dai dilettanti sportivi, dalle famiglie, dagli operatori che abitano le nostre palestre e centri sportivi, spazi di vita ricchi di professionalità e passione”.

Parole di Luca Tellini di ACSI – Associazione di Cultura Sport e Tempo Libero – delegazione provinciale di Savona dopo il nuovo Dpcm del Governo per contenere i contagi.

“Luoghi Sicuri dove giovani cittadini facendo attività motoria o ludica, acquisiscono benessere fisico ed elementi di consapevolezza morale, di fratellanza e socializzazione, luoghi sicuri dove ritrovarsi dopo il lavoro, svolgere attività, coltivare interessi comuni, luoghi sicuri dove potersi mettere a disposizione degli altri” aggiunge.

“Da oggi questi luoghi sicuri saranno chiusi perché erroneamente considerati non sicuri! Poca rilevanza hanno avuto gli investimenti, le nuove regole, gli spazi tra le persone, le garanzie sul rispetto dei protocolli, le certificazioni, sanificazioni, precauzioni, riduzioni, nulla di tutto ciò”.

“Ora, e chissà per quanto ancora, tutti a casa davanti agli schermi luminosi. Noi operatori del settore non ci arrenderemo, troveremo soluzioni e metodi, daremo continuità alla mission che abbiamo ben chiara. Il così definito “terzo settore”, spesso nominato dai potenti, è indicato oggi come un’importante ed utile realtà sociale, ma chi ne fa parte forse non è accreditato abbastanza? lo si vuole controllare e giustamente normare, ma lo si rispetta? Cosa accade oggi nel mondo dello sport di base ci fa temere la risposta”.

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