Un dovere di tutti

Mascherine all’aperto, per ora solo ‘ramanzine’ ma è arrivata l’ora delle multe

Nel mirino i luoghi di maggior assembramento. A Savona in azione anche agenti in borghese

mascherine coop

Savona. È in vigore da giovedì 8 il decreto legge del Presidente del Consiglio che impartisce nuove disposizioni, ormai note a tutti, sull’uso della mascherina anche all’aperto sull’intero territorio nazionale: le Regioni non possono adottare quindi regole meno restrittive. È stato il CTS (Comitato Tecnico Scientifico) a consigliare al presidente Conte questa inevitabile strategia, dovuta all’ormai quotidiana e preoccupante crescita dei contagi, con prime ricadute sull’attività dei reparti ospedalieri.

La novità più importante per la vita quotidiana di tutti noi è appunto l’introduzione dell’obbligo di indossare sempre la mascherina all’aperto, pena una multa che va da 400 a 1000 euro.
In prefettura si è riunito il Comitato per l’ordine pubblico, come sempre avviene in questi casi, e la questora Giannina Roatta ha trasmesso le nuove disposizioni a Carabinieri, Guardia di Finanza e a tutte le Polizie locali della provincia.

Lasciamo perdere situazioni particolari, come chi passeggia in un bosco, e seguiamo invece in modo disciplinato il parere degli esperti, visto che l’uso della mascherina (che deve coprire anche il naso, altrimenti non serve a nulla), assieme al distanziamento fisico di almeno un metro – il che significa che se sono due ancora meglio – è l’unico strumento per impedire l’aumento dei contagi. Un sacrificio certamente sopportabile se può evitare nuovi lockdown anche se magari solo locali.

Ma come si comportano da noi le forze di polizia? In base a una regola non scritta ma in pratica adottata ovunque, in questi primi giorni gli agenti si sono limitati a far rilevare l’infrazione: una ramanzina e niente multa. Attenzione però. Le contravvenzioni possono scattare da un momento all’altro, soprattutto dove ci sono assembramenti, come sui mezzi pubblici di trasporto o nei luoghi della movida più frequentati dai giovani che poi, tornando a casa, anche se sono asintomatici, possono contagiare genitori e nonni, i soggetti più fragili.

Spiega Igor Aloi, comandante della Polizia locale di Savona: “Dopo le disposizioni della Questura per quanto possibile abbiamo rafforzato i controlli, utilizzando anche agenti in borghese. Purtroppo ci giungono segnalazioni non confortanti, cioè di molte persone per strada, anche in luoghi affollati, senza mascherina”. Attenti, quindi: l’ora delle multe è dietro l’angolo ma, soprattutto, proteggere con la mascherina se stessi e gli altri è un dovere di tutti.

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