Liguria. “Subito risorse, poteri e norme per una rapida ricostruzione”. Li richiede l’onorevole del Pd Franco Vazio, vice presidente della commissione giustizia alla Camera dei Deputati.
Secondo Vazio quella che nei giorni scorsi ha colpito la Liguria “non è solo un’alluvione, ma in realtà siamo di fronte ad una calamità di immani proporzioni. Per quantità di acqua caduta (oltre 600 litri per metro quadro in meno di 24 ore). Per la proporzione dei danni arrecati alle infrastrutture: in poche ore sono stati devastati e spazzati via strade, ponti, argini, impianti di risalita, fabbriche e case. È stata trasformata l’orografia di intere vallate”.
“Ad Albenga la furia del Centa ha fatto sprofondare di oltre 1 metro l’argine del fiume nel centro della città, che era stato costruito di recente per avere una durata secolare. Ventimiglia e le valli dell’imperiese hanno sofferto ferite gravissime di cui il crollo del ponte di Vessalico è un simbolo e un’immagine fortissima. Limone Piemonte, con oltre 80 milioni di danni, la Val Vermenagna e i collegamenti con la Francia attraverso il Colle del Tenda sono quadri di ‘guerra’; territori e infrastrutture devastati dalla furia delle acque”.
“Con l’onorevole Chiara Gribaudo e l’onorevole Chiara Braga mi sono confrontato con il capo della protezione civile Angelo Borrelli, con il ministro Paola De Micheli e il sottosegretario Salvatore Margiotta: oggi pomeriggio insieme alle colleghe sono intervenuto in aula alla Camera per chiedere anche al ministro dell’ambiente Sergio Costa e al Governo risposte efficaci ed immediate.Si sta facendo un buon lavoro di integrazioni e di sintesi tra le Istituzioni nazionali e regionali e per questa ragione sono ottimista che si possa fare e ricostruire subito ciò che guardando oggi le foto dei luoghi parrebbe impossibile.”
“Esistono 3 questioni fondamentali a cui stiamo lavorando e che siamo fiduciosi di centrare: subito il riconoscimento dello ‘stato di emergenza’, subito tutte le risorse per ricostruire e ripartire, subito ‘norme e poteri’ per appaltare e ricostruire i nostri territori e il futuro delle comunità locali. Lo dobbiamo ai sindaci, ai volontari della protezione civile, ai cittadini, anziani e giovani, che eroicamente stanno lavorando da giorni per riconquistare ‘normalità’ e ‘futuro’”.