Savona. E’ morto Mario Aonzo, figlio di Savona, uno di quei figli che l’hanno fatta grande più di quelli citati nei libri di testo. Aveva 83 anni. Lo hanno accompagnato nell’ultimo viaggio la moglie Francesca, i figli Stefania e Andrea, i nipoti Tommaso e Martina, la sorella Carla e il fratello Pino. La famiglia è sempre stata fondamenta del suo lavoro e delle sue passioni.
Mario Aonzo ha legato la vita al successo della farinata di via Pia, che ha portato a notorietà nazionale fino a farla inserire nelle più famose guide gastronomiche e al suo amore per il Savona Calcio: fu presidente della Federazione dei Savona Club ai tempi d’oro, instancabile organizzatore del tifo casalingo e soprattutto di indimenticabili trasferte.
Restò al bancone della farinata dal 1966 al 1978, con la fidanzata e poi moglie Francesca.
La farinata di via Pia è parte di Savona, tanto che, quando trapelò l’indiscrezione che potesse essere venduta ai cinesi, ci fu un’insurrezione popolare che impedì la cessione.
Ironico, intelligente, colto, amante della lettura, benvoluto da tutti. E tutti lo cercavano per farlo parte di qualche nuova iniziativa. Curioso e intraprendente, Mario Aonzo, nel 1978 si trasferì con la famiglia ai Bagni Santa Teresa di Spotorno per una nuova avventura, persino “lontano” dalla sua Savona.
Se n’è andato la mattina di mercoledì scorso, i funerali ci sono stati oggi alle 8,30 in piazza Bologna, celebrati dal vescovo, perché, causa Covid, non è stato possibile farlo in San Lorenzo, vicino casa.
Non c’era nessuno del Savona Calcio neppure ora che una presunta rifondazione ha portato alla presidenza Enzo Grenno, che di storia del Savona e di Savona qualcosa dovrebbe sapere.
Un fiore biancoblù glielo porge la giovane community di IVG, a nome di quella Savona che studia il passato per guardare al futuro.