Punti di vista

L’allenatore nei dilettanti? Più importante più si sale di categoria

In occasione della trasmissione "Mixed Zone", il ds dell'Angelo Baiardo Fabrizio Barsacchi ha esposto il suo punto di vista sull'importanza dell'allenatore in una squadra di dilettanti

pallone

Quanto conta un allenatore? Indicare una percentuale risulta un esercizio vano poiché come in quasi tutto ciò che concerne il calcio non vi sono regole matematiche a cui fare appello. La certezza quando si pone questo quesito a un allenatore risiede nella risposta, che spesso è intrisa di falsa modestia. “Devo cercare di fare meno danni possibili”, “contano i giocatori”, le repliche consuete. Tuttavia, sappiamo tutti quanto specialmente oggi gli allenatori siano dei veri e propri studiosi di calcio e si fa fatica a credergli quando rispondono schernendosi.

Il direttore sportivo Fabrizio Barsacchi, dell’Angelo Baiardo, ha provato a rispondere a questo interrogativo, fornendo un punto di vista interessante. Non, ovviamente, la soluzione, perché quella non vi sarà mai, ma uno spunto di riflessione degno di nota.

“Credo – commenta il ds dei genovesi – che l’allenatore abbia sempre un’importanza notevole in ogni squadra. Più si sale di categoria più i vari componenti della struttura, quindi società, allenatore e giocatori,  diventano importanti in egual misura. Mi spiego, in Prima Categoria può capitare di vincere un campionato ‘senza allenatore’ ma con una squadra molto forte. In Eccellenza, al contrario, senza un allenatore all’altezza anche una squadra molto attrezzata può incontrare molti problemi. Di base, in ogni caso, il mister è molto importante, ma a seconda della categoria vi sono delle differenze. Preciso che sto parlando del mondo dei dilettanti”.

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