Savona. Le associazioni culturali operanti in città in materia di spettacolo respingono l’invito del sindaco Ilaria Caprioglio e dell’assessore Doriana Rodino al confronto sulla gestione del teatro Chiabrera, con diretto riferimento ai nomi degli intellettuali savonesi che nei mesi scorsi si sono “autocandidati” a succedere a Roberto Bosi in qualità di direttore.
Lazzaro Calcagno e Dario Caruso – Progetto Gabriello -, Giovanni Di Stefano – Opera Giocosa Teatro di Tradizione -, Marco Ghelardi – associazione Salamander -, Claudio Gilio – Orchestra Sinfonica di Savona – e Francesco Ottonello – associazione Ensemble Nuove Musiche -, hanno firmato una lettera nella quale spiegano la loro posizione.
“Il Consiglio comunale, il 30 settembre scorso, ha approvato all’unanimità la mozione che ha richiesto che il Teatro fosse rinnovato con una divisione fra direzione artistica e amministrativa e che la prima avesse un incarico a termine; noi ci troviamo d’accordo con i principi definiti dal Consiglio in quell’occasione; la volontà espressa nella lettera d’invito contraddice quanto definito in tale riunione e questa pregiudica chiarezza e coerenza per un confronto costruttivo”.
“Inoltre: alcune affermazioni della lettera non sono aderenti alla realtà secondo la nostra esperienza delle pratiche dello spettacolo dal vivo nazionale. Pensiamo che la trasparenza sia la prima condizione per un confronto sereno e libero: non è stata resa nota la lista delle associazioni invitate né i criteri con i quali sono state selezionate ed escluse alcune associazioni insieme a quegli operatori che, senza appartenere a una precisa associazione, contribuiscono in modo significativo alla cultura locale; riteneniamo che un incontro, anche da remoto, plenario e generale avrebbe giovato alla ricchezza del dibattito e al confronto delle posizioni; desidereremmo sapere chi saranno i nostri interlocutori in occasione dell’incontro”.
“Per tutte queste ragioni, ci sentiamo perciò obbligati a rimandare a un’occasione successiva, con la speranza di conoscere quanto prima una linea politica chiara e non divergente su cui avviare un confronto, che sin da ora riteniamo costruttivo e importante, rispettando i principi della mozione approvata all’unanimità dai consiglieri comunali e dallo stesso sindaco” concludono.