Autorità

Finestre aperte a scuola e 13 gradi di temperatura: mamma si reca dai carabinieri

Continuano le proteste dei genitori che lamentano "temperature gelide in classe"

scuola albenga via degli orti

Albenga. “Molte mamme hanno protestato, ma poi si sono tirate indietro per timore di conseguenze. Io sono andata fino in fondo. Mi sono recata questa mattina presso la caserma dei carabinieri di Albenga e ho fatto un esposto”. Inizia così lo sfogo della mamma di un’alunna della terza media di via degli Orti di Albenga (istituto comprensivo Albenga 1) che lamenta come “per la seconda volta in soli 10 giorni” abbia ricevuto la telefonata del bidello che le chiedeva di andare a prendere la figlia a scuola.

Per la seconda volta in pochi giorni, infatti, la bimba aveva un inizio di raffreddore: “Finestre spalancate e porte aperte, con alunni esposti alla corrente d’aria per tutta la durata delle lezioni sta facendo ammalare i nostri figli – prosegue – In ottemperanza alle disposizioni, al primo naso che cola e con una temperatura rilevata di 36.9 gradi ecco che il bidello chiama noi genitori per riportare nostro figlio a casa. E ormai sono molti i ragazzini delle varie classi che, a causa dell’aria fredda e di una temperatura che scende a 13 gradi al mattino e che dovrebbe invece essere compresa tra i 18 e i 22 gradi, si ammalano e non possono quindi restare a scuola”.

“Sono infermiera e non posso accettare queste condizioni, è evidente che tenere dei ragazzini esposti a quelle temperature li fa ammalare. E’ una situazione intollerabile, non si può andare avanti così. Ecco perché sono andata dai carabinieri, sperando che qualcosa si muova. Anche se nonostante le nostre proteste la risposta è sempre stata la stessa: queste sono le disposizioni emanate e tutto resta esattamente come prima”, conclude.

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