Alassio. Erano realizzati davvero bene, avevano anche l’ologramma anticontraffazione. Ma proprio quello ha insospettito gli ausiliari della sosta della Gesco che ne hanno dato segnalazione alla polizia municipale. Da lì l’indagine è partita l’indagine che ha condotto alla denuncia a piede libero di un esercente lombardo (ma residente in centro ad Alassio) autore di 3 Cude, i tagliandi per la sosta dei disabili.
“I tagliandi erano davvero perfetti in ogni particolare – spiega Francesco Parella, comandante della polizia municipale che ha gestito l’indagine – recavano il timbro del Comune di Verona e l’ologramma anticontraffazione che però ad una analisi più attenta risultava riconducibile a una nota marca di videogiochi. Un confronto con la polizia municipale di Verona ci ha subito confermato che i tagliandi non erano stati emessi da loro ed è scattata la denuncia per falsificazione di documenti, reato previsto dal codice penale”.
Immediato il sequestro dei tagliandi, tre: uno per il veicolo aziendale, uno per l’auto di proprietà e il terzo per quello della convivente.
Le indagini sono ancora in corso e potrebbero ulteriormente aggravare la posizione del furbetto della sosta.