Fake police

Falsi carabinieri truffavano gli anziani: sequestrato appartamento a Finale Ligure al rapinatore di ville

Arrestato nel 2016, ora la DIA ha disposto il sequestro dei beni che sarebbero stati acquistati con i proventi delle rapine

carabinieri 112

Finale Ligure. C’è anche un appartamento di Finale Ligure tra i beni sequestrati a Alessandro Derossi, 58enne residente ad Asti, accusato di essere responsabile di una associazione a delinquere composta da “falsi carabinieri” che rapinavano gli anziani.

L’uomo, nomade e nullafacente, era stato arrestato nel 2016 nell’ambito dell’operazione “Fake Police”, al termine di una complessa attività investigativa dei Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Pavia. Secondo gli inquirenti era a capo di una banda composta da soggetti di etnia sinti e dedita alla commissione, nelle provincie di Pavia, Piacenza, Brescia e Bergamo, di numerose rapine in ville ed in abitazione perpetrate anche nei confronti di soggetti appartenenti alle cosiddette “fasce deboli”.

Le rapine erano state commesse presentandosi come carabinieri, grazie a falsi tesserini, placche e lampeggianti sulle auto. Una messinscena con cui ingannavano le loro vittimee che, in buona fede, concedevano così libero accesso alle proprie abitazioni. In tal modo il gruppo era riuscito ad impossessarsi, oltre che di denaro contante, di gioielli, orologi di pregio, autovetture, armi e beni di consumo elettronici di rilevante valore. In un caso, in provincia di Piacenza, la vittima della rapina aveva cercato di reagire ed era stata picchiata con ferocia dai malviventi.

Il Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Milano e l’Arma di Pavia hanno proceduto sia ad una dettagliata ricostruzione della biografia criminale del soggetto sia ad una analisi del suo patrimonio, appurando che attraverso intestazioni fittizie a propri congiunti era in possesso di numerosi immobili, acquistati proprio negli anni in cui metteva a segno le rapine e in assenza di qualsiasi fonte di reddito lecita.

Nei giorni scorsi quindi Derossi si è visto notificare dal Tribunale di Torino il sequestro di dodici immobili e diversi terreni: oltre all’appartamento di Finale Ligure ci sono ville di pregio e alloggi nelle provincie di Asti, Alessandria e Pavia, per un controvalore complessivo di circa 2,5 milioni di euro. Ose l’uomo non riuscirà a dimostrare che quegli acquisti sono stati fatti mediante redditi regolari, e non con i proventi delle rapine, arriverà la confisca definitiva.

Le attività sono state eseguite ad opera del personale del Centro Operativo della DIA di Milano e dai Carabinieri del Comando Provinciale di Pavia, con il supporto di personale dell’Arma di Asti e del Centro Operativo della DIA di Genova.

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