Servizio innovativo

Dal 15 ottobre anche nel savonese gli sportelli del maggiordomo di quartiere

Progetto mirato al sostegno e all’ascolto delle famiglie, dei lavoratori e dei soggetti deboli

Provincia. Dal 15 settembre anche nel savonese apriranno i battenti 4 sportelli del maggiordomo di quartiere, progetto di Regione Liguria mirato al sostegno e all’ascolto delle famiglie, dei lavoratori e dei soggetti deboli attraverso la creazione di punti di prossimità sul territorio. Nella nostra provincia sarà gestito dalla cooperativa sociale Lanza del Vasto.

Uno sportello avrà sede a Savona presso la Casa del volontariato in via San Lorenzo 6, dove sarà aperto dal lunedì al venerdì con orario 7-10 e 17-20 e sabato dalle 10 alle 16. Ne sorgerà anche uno in Valbormida, precisamente a Cairo Montenotte in via Fratelli Francia, 12 e due in riviera: uno sportello a Loano in via S. Agostino 13 e uno a Finale Ligure presso Palazzo Ruffini in via Pertica 24. Quest’ultimi saranno aperti: lunedì, mercoledì e giovedì 8.30-13.30 e 16-18,  martedì e venerdì 9 -16.30 e sabato 10-12.

L’iniziativa, nell’ambito del progetto di welfare territoriale, è stata avviata in via sperimentale nell’estate 2019 in via Luccoli a Genova da Regione Liguria, su iniziativa degli assessorati alla Formazione e alle Politiche sociali ed oggi ha vista l’inaugurazione di  7 sportelli del maggiordomo di quartiere nel capoluogo ligure.

“Sono orgoglioso di questo progetto – afferma il presidente della Regione Giovanni Toti – a innovativo livello nazionale. Credo sia un bellissimo segnale per Genova e per la Liguria, con la consapevolezza che anche l’attività del maggiordomo di quartiere dovrà svolgersi nel pieno rispetto delle misure previste a tutela della salute e per contrastare la diffusione del coronavirus”.

Entro il 15 ottobre saranno complessivamente 18 gli sportelli (attivi per 18 mesi) su tutto il territorio ligure, anche ‘diffusi’ ovvero dislocati su più sedi in diversi Comuni, sia nei capoluoghi che nell’entroterra. L’estensione dell’iniziativa a livello regionale fa seguito all’avviso pubblico finanziato con 2 milioni di euro del Fondo sociale europeo: hanno risposto partenariati composti obbligatoriamente da un soggetto del terzo settore iscritto al registro ligure quale capofila del progetto e da un ente di formazione accreditato.

I ‘maggiordomi tirocinanti’ sono stati selezionati tra persone maggiorenni, in temporanea difficoltà economica con status di disoccupati, con Isee inferiore a 20 mila euro, residenti in Liguria, che conoscessero la lingua italiana e avessero assolto all’obbligo formativo. Tutti hanno seguito un percorso formativo ad hoc al fine di acquisire specifiche competenze.

Il progetto intende dare risposta alle esigenze dei cittadini, specie delle persone più deboli, grazie alla presenza sul territorio e all’ascolto per ritagliare su misura quasi sartoriale piccoli servizi, nell’ottica della sussidiarietà orizzontale. Tra le attività che saranno svolte dai maggiordomi ci sono, ad esempio, il ricevimento di pacchi e la consegna al domicilio, il pagamento di bollettini, il ricevimento della posta, il monitoraggio degli anziani, il ritiro di ricette, la consegna di farmaci, le piccole manutenzioni domestiche, il monitoraggio di case o uffici in caso di assenze prolungate, la cura di piante o piccoli animali domestici, l’aiuto per trovare badanti, colf o babysitter.

 

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