Savona. Su indicazione di Regione Liguria e Alisa in base all’andamento epidemiologico dell’infezione Covid 19 prende avvio oggi per ASL 2 savonese la fase 4 dell’Emergenza Covid-19.
Si parte innanzitutto con il Piano di riorganizzazione ospedaliera che prevede l’incremento dei posti letto a “media intensità” da dedicare ai pazienti ricoverati per Coronavirus. “Le direzioni mediche e tutto il personale – fanno sapere dall’azienda – stanno lavorando h24 in questo senso per poter dare la più ampia risposta possibile alle nuove richieste di ricoveri”.
Sempre in attuazione della fase 4 è prevista dalle ore 20 di domani, martedì 27 ottobre, la chiusura dei Punti di primo Intervento di Albenga e Cairo Montenotte legata alla necessità di recuperare personale medico e infermieristico da impiegare per la nuova ondata di contagi che sta interessando tutta la regione. Rimangono attivi i Pronto Soccorso di Savona e Pietra Ligure dove verranno inviati dal 118 i pazienti in base alle necessità sanitarie individuate.
“Per quanto riguarda Albenga rimarrà in funzione tutto quello attualmente presente: proseguiranno normalmente tutta l’attività ambulatoriale, le prestazioni chirurgiche ambulatoriali di oculistica, tutta la diagnostica radiologica e di laboratorio, la dialisi, nonché il Day hospital di competenza della Medicina interna. Verrà inoltre attivato un ulteriore reparto Covid in carico alla Medicina interna” confermano dalla Direzione di ASL 2.
“Anche all’Ospedale di Cairo saranno assicurate tutte le prestazioni ambulatoriali e diagnostiche attualmente previste compreso il day hospital medico ed il reparto di cure post acuzie per pazienti no Covid”.
“Alla cessazione del periodo di emergenza gli Ospedali di Cairo e Albenga e i Punti di Primo Intervento riprenderanno tutte le loro funzioni” assicurano dalla direzione, che coglie l’occasione per ribadire “l’importanza di ricorrere al Pronto Soccorso solo per casi gravi ed urgenti”, come diramato da una precedente nota.
“Tutte le Asl entreranno nella fase 4 del piano incrementale entro 72 ore per quanto riguarda i letti a media e bassa intensità di cura, non quelli di terapia intensiva – ha confermato il presidente della Regione Giovanni Toti nel corso della conferenza stampa serale sull’epidemia – Cairo diventerò degenza pazienti non Covid, mentre Albenga sarà convertito a ospedale Covid. Inoltre sta partendo un piano di assunzioni, effettuate in modo centralizzato dall’ospedale San Martino. Il personale verrà poi dislocato a seconda delle necessità. È prevista l’assunzione di 580 infermieri, 34 anestesisti, 2 pediatri specializzandi, 8 medici di Medicina d’urgenza, 2 tecnici di radiologia e 6 specializzandi del penultimo e dell’ultimo anno. È inoltre in corso un avviso per 18 posti totali nei settori chirurgia, accettazione d’urgenza, medicina interna, endocrinologia e un concorso per 5 infettivologi”.
“Ogni segnalazione che ci sta provenendo da cittadini e medici è tenuta in grandissima considerazione e contribuisce a delineare le criticità su cui intervenire – spiega Alessandro Bonsignore, presidente dell’Ordine dei medici e odontoiatri della Liguria – Sono 3 i livelli su cui è necessario operare: in primo luogo è fondamentale il ruolo dei cittadini, che devono iniziare a limitare il loro comportamento ben oltre le limitazioni previste per legge. Poi è necessaria l’assunzione di personale e l’aumento dei posti letto: sta accadendo in queste ore, è la strada giusta. Terzo livello, la medicina del territorio che deve continuare nel lavoro di tracciamento: auspichiamo che l’accordo tra Regione Liguria e Medici di medicina generale abbia la più alta adesione possibile. Infine, che venga potenziato il sistema delle cure domiciliari, anche grazie alla rete diretta creatasi col mondo ospedaliero, nonché ai protocolli definiti con Anci ed emanati dagli ordini professionali”.