Cairo Montenotte. Tegola in casa Cairese, il direttore generale Franz Laoretti rassegna le dimissioni. “Per problemi personali sono costretto a lasciare la società – dichiara – Non ci sono altre motivazioni, ma in questo momento non me la sento di continuare”.
Sicuramente una brutta notizia per il presidente Bertone, che non potrà più contare su uno dei capi saldi del club gialloblù. Da otto anni, infatti, Laoretti era uno dei volti più rappresentativi della società. Nelle sue parole, però, non traspare preoccupazione: “Lascio una società organizzata e sana a livello economico – spiega – Se proprio doveva esserci un momento migliore, o meglio meno dannoso, è sicuramente questo”.
“Nonostante la notizia non fosse ancora di dominio pubblico, ho ricevuto tanti messaggi di affetto e vicinanza, mi hanno fatto davvero piacere, perché vuol dire che il mio lavoro è stato apprezzato”. A Laoretti, infatti, non è mai piaciuto apparire, ha sempre lavorato nel dietro le quinte divenendo il vero cuore pulsante della Cairese.
Ore passate in ufficio ad occuparsi a 360° della società dal settore giovanile alla prima squadra, dall’impianto sportivo allo staff dirigenziale fino ai tornei. Con lui e grazie a lui lo scorso anno è ritornato a Cairo il Torneo Internazionale, manifestazione tra le più blasonate a livello nazionale per la categoria Giovanissimi. “Nel calcio dilettantistico nessuno è un professionista, a volte può dunque capitare che a causa del lavoro o di altre problematiche qualcuno sia costretto a lasciare. Passavo ore al campo dal mattino alla sera, a volte anche durante le festività, ma attualmente non potrei più garantire il mio impegno costante”.
E su un possibile ritorno: “Per ora è escluso, per come sono fatto e per quanto rispetto la Cairese, non sarebbe corretto chiedere alla società di aspettarmi. Il ruolo del direttore generale è fondamentale all’interno di un club ed è giusto che la dirigenza trovi una figura che lo ricopra” conclude Laoretti.
Tra i più papabili successori potrebbe esserci Franco Merlo, grande amico di mister Benzi, che già era stato direttore generale dei gialloblù e aveva lasciato il testimone proprio a Laoretti.