Savona. Il momento particolarmente difficile con una forte ripresa dei contagi di Covid-19 ha sollecitato le società sportive calcistiche savonesi ad alcune riflessioni comuni.
“Quanto accaduto alle prime squadre di Arenzano e Veloce con i giocatori e lo staff costretti alla quarantena costituisce, con tutta probabilità, soltanto l’inizio di una spirale di contagi che il mondo del calcio dilettantistico non può evitare“. Lo affermano all’unisono i dirigenti di Us Legino 1910, Us Letimbro 1945, Us Priamar 1945 Liguria, Asd Speranza 1912, Veloce Fbc 1910.
“I dirigenti delle società dilettantistiche – proseguono – sempre animati da passione e ottimismo, sentono ‘pesante’ la responsabilità su ragazzi che, per la pratica sportiva, si vedono costretti ad avere problemi sul lavoro ed anche a mettere a rischio l’incolumità dei familiari. Le società sportive sono consapevoli che, in queste settimane, occorre grande rispetto per le regole, i protocolli, le disposizioni e soprattutto per le autorità che sono le uniche deputate a prendere decisioni”.
“Tralasciando ogni valutazione sui contenuti di regolarità sportiva in questo contesto – aggiungono -, la riflessione che si presenta è che la tutela della salute sia sicuramente il primo obiettivo da porsi e quindi ci si chiede se una sospensione dei campionati, quanto meno quelli relativi all’attività di base (Esordienti, Pulcini, Primi Calci, Piccoli Amici) e giovanili (Giovanissimi e Allievi) se non di tutto il movimento dilettantistico (prime squadre e Juniores) non possa costituire un valido provvedimento (si spera solo temporaneo) per evitare la diffusione del contagio”.
“L’attività sportiva costituisce senz’altro un elemento importante per la salute della popolazione giovanile e quindi si potrebbe ipotizzare la prosecuzione delle attività di allenamento di squadra evitando anche le amichevoli (i cosiddetti ‘allenamenti congiunti’) in modo da avere un quadro facilmente tracciabile e con gruppi limitati in caso di malaugurato contagio. Sicuramente sul volto dei ragazzi non ci sarà il sorriso quando eventualmente sapranno che l’inizio dei campionati sarà rimandato, ma questo è nulla rispetto alla disperazione purtroppo già letta sui volti di atleti dilettanti costretti a gravi problemi sul lavoro o a mettere a rischio l’incolumità dei familiari” concludono i dirigenti delle cinque società di Savona.