Trasformazione

Ata si prepara a diventare Seas con nuovi servizi, una riorganizzazione l’aziendale e un piano assunzioni

Pubblicato il bando di concorso per l'assunzione a tempo indeterminato di 35 nuovi operatori

Ata Spa Savona

Savona. Prende il via il piano assunzioni di Ata spa, società partecipata che gestisce il servizio di raccolta differenziata nella città di Savona e in molti altri comuni della provincia.

La procedura concorsuale, nata con la collaborazione dei sindacati, consentirà l’inserimento, entro la fine dell’anno, di 10 impiegati tra tecnici e amministrativi, 17 autisti e 8 operatori addetti alla raccolta di rifiuti: “Un nuovo e significativo tassello nel piano di rilancio di Ata spa che permetterà di dare continuità aziendale al servizio ai cittadini accompagnando la Società, attualmente in regime di concordato, verso la gara pubblica che stabilirà, a metà del prossimo anno, l’ingresso di un partner privato nella gestione dei servizi”.

“Al momento del mio arrivo la precarietà lavorativa era inaccettabile – commenta Gianluca Tapparini, amministratore unico Ata incaricato di dirigere la delicata fase di passaggio dal concordato alla nuova gestione – Quasi il 40% del personale era precario creando instabilità per l’azienda e incertezza verso il futuro dei lavoratori. Per questo è stato definito un nuovo bando che permetterà 35 nuove assunzioni a tempo indeterminato”.

Un intervento che fa seguito ad “altre azioni di rilievo come l’avvio, la scorsa estate, del nuovo centro di raccolta di via Caravaggio, gestito direttamente da Ata, per garantire in maniera autonoma e ottimale a tutti i cittadini il servizio di raccolta delle tipologie di rifiuti non conferibili nei cassonetti stradali. Altri interventi importanti sono stati il posizionamento di contenitori per la raccolta del vetro nella zona della Darsena a Savona, per evitare l’abbandono di bottiglie per strada durante le serate della movida, e l’avvio di un progetto di collaborazione tra ristoranti, bar e la Caritas cittadina per il recupero dei cibi in modo da ridurre gli scarti e aiutare allo stesso tempo le famiglie in difficoltà”.

“Ata per fronteggiare l’emergenza sanitaria ha inoltre potenziato i servizi di lavaggio e sanificazione, sia dei contenitori che delle aree pubbliche, ed ha attivato servizi specifici di raccolta separata dei rifiuti domestici prodotti da soggetti positivi al Covid-19, come previsto dalla normativa vigente. Le difficoltà della fase di concordato si sono fatte comunque sentire”.

“Il blocco degli investimenti e i vincoli della procedura concordataria – continua Gianluca Tapparini – hanno reso impossibile realizzare progetti innovativi, come quello dei cassonetti intelligenti, oppure acquistare nuovi mezzi e attrezzature utili sul territorio. Per far fronte alle conseguenti difficoltà Ata comunque ha avviato un processo di riorganizzazione modificando le frequenze di raccolta e il numero dei cassonetti disponibili, soprattutto nelle zone più critiche e per i rifiuti differenziati”.

Ata sta effettuando anche incontri informativi per gli operatori commerciali, per ricordare loro le modalità di conferimento e l’organizzazione dei servizi dedicati alla raccolta dei cartoni da imballaggi, per ottimizzare il servizio di raccolta.

“Il contributo e la partecipazione dei cittadini – conclude Gianluca Tapparini – resta fondamentale. A loro il compito di differenziare i rifiuti prodotti e di non abbandonare i sacchetti al di fuori dei contenitori, conferendoli in maniera corretta”.

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