Ponente. La sanità territoriale protagonista della nuova fase emergenziale legata al Covid, in chiave preventiva: da ieri, nell’ambito del progetto elaborato dal Consorzio dei Centri Salute in collaborazione con Federfarma, sono iniziati i test sierologici sul territorio che hanno visto in azione tre medici di Pietra Medica e tre medici di Alassio Salute: i test sono stati effettuati nella sala consiliare del comune di Pietra Ligure e hanno riguardato 53 dipendenti comunali.
“Devo dire che siamo molto soddisfatti di questa iniziativa, una risposta forte all’attuale emergenza, al contenimento dei contagi e alla diffusione del virus” afferma il dott. Edmondo Bosco, direttore di Pietra Medica e vice presidente dell’Ordine dei Medici della provincia savonese.
La scelta della sala consiliare pietrese è stata motivata dal fatto che ora gli ambulatori sono già “intasati” per le vaccinazioni influenzali: “Anche per questo è opportuno per il comprensorio pietrese trovare una sede ideale per i tamponi” aggiunge.
Il progetto verrà esteso anche negli altri centri salute del territorio, a breve anche a Cairo Salute: “Una azione preventiva di estrema importanza, in quanto è possibile testare gli asintomatici portatori di contagio, sviluppando un monitoraggio e un filtro territoriale che consente in primis di dare maggiore fiducia alla popolazione e ai cittadini (considerando che molte nuove positività sono relative a contatti familiari o di carattere domestico), in secondo luogo permette di alleggerire il peso sulle strutture ospedaliere grazie ad un isolamento primordiale che evita un afflusso eccessivo nei pronto soccorso” conclude Bosco.

L’importanza del progetto è stata chiarita dal direttore di Alassio Salute, il dott. Francesco Bogliolo: “Test rapidi e screening preventivi sono essenziali in questa nuova fase. Si tratta tuttavia di una iniziativa sanitaria più articolata, sulla quale abbiamo avuto massima disponibilità e apertura dalla stessa Asl 2 Savonese. Infatti, stiamo parlando di una vero e proprio trattamento del paziente Covid: dipendenti comunali, dipendenti di aziende o anche semplici cittadini possono tranquillamente prenotare il test, a pagamento, nelle farmacie. Una volta effettuato il tampone, in caso di positività si prevede un secondo test di natura molecolare più specifico, che potrà essere effettuato dagli stessi centri salute e che sarà inviato ai laboratori sanitari preposti. In questo modo si risparmiano almeno 5 giorni”.
“Inoltre, il progetto punta a sviluppare gli strumenti della telemedicina e della televisita per la cura del paziente Covid dal suo domicilio, in caso di sintomatologia lieve” conclude Bogliolo.

Sull’inizio dei tamponi sierologici, che riguardano le categorie più a rischio ma aperto a tutta la cittadinanza, ecco l’intervento di Brunello Brunetto, primario (ora in aspettativa) del reparto di anestesia e rianimazione degli ospedali di Savona e Cairo Montenotte e consigliere regionale: “I colleghi di Alassio Salute e Pietra Medica mi hanno voluto coinvolgere nel ‘tavolo di idee’ che ha portato alla concretizzazione del progetto. Questa nuova possibilità offerta dai centri salute va da integrare in maniera importante l’attività di screening già effettuata da Regione e Asl 2 Savonese, che proprio sul fronte dei tamponi in questo periodo stanno moltiplicando gli sforzi”.
“Il protocollo elaborato con le case salute prevede che, in caso di positività del tampone rapidio antigenico, il paziente sia sottoposto anche a tampone molecolare, il quale viene poi ‘screenato’ e refertato direttamente dall’Asl. Questa è la dimostrazione pratica dei risultati che si possono ottenere quando il servizio sanitario pubblico e quello convenzionato collaborano tra loro: sono due realtà che non operano in concorrenza, ma in maniera sinergica ed integrata. L’obiettivo, ora, è ‘tamponare’ quante più persone possibile” conclude Brunetto.