Savona. Un incontro tra consiglieri e assessori della lista civica, per parlare della candidatura di Doriana Rodino in Regione. Un incontro a cui, però, il sindaco Ilaria Caprioglio non si presenta. E tra i membri della civica divampa il malumore, tra chi è “solo” infastidito e chi arriva a leggere nell’assenza un “passo indietro” che sa di tradimento.
Non c’è davvero pace per la cigolante maggioranza savonese. Dopo l’ultimo caso esploso nella Lega, con il partito che ha di fatto annunciato un “processo” per l’assessore alla sicurezza Roberto Levrero (un sibillino “riesamineremo il suo operato…”, leggi qui), ora anche nella lista civica c’è aria di scontro. Ieri pomeriggio alle 15, infatti, era previsto un incontro dei consiglieri e assessori ad essa appartenenti per discutere della candidatura di Doriana Rodino a consigliere regionale. Un tavolo in cui finalmente discutere le strategie a supporto dell’assessore, dopo un po’ di ritardo dovuto alle ferie estive di alcuni componenti.
Un incontro convocato proprio dal sindaco, Ilaria Caprioglio. Che però, all’ultimo, non si è presentata, indispettendo non poco le persone al tavolo con Rodino (Andrea Sotgiu, Alberto Marabotto, Alessandro Venturelli e Alessandro De Lucis). E il malumore è virtualmente “uscito dalla sala”, rimbalzando tra i WhatsApp di persone più o meno coinvolte. Fino ad assumere contorni surreali, con una Rodino pronta – secondo alcune voci – a rassegnare le dimissioni per il mancato appoggio.
“In realtà, non c’è nessun caso o peggio ‘tradimento’ – spiega però la stessa Rodino – la verità è semplice: Caprioglio è stata chiamata a partecipare a una riunione della della neocostituita Cabina di regia regionale sul Recovery Fund, coordinata da Anci Liguria (versione suffragata da un post della stessa Caprioglio). Ci ha avvertito che per questo sarebbe arrivata più tardi. Ma la sua riunione è iniziata a sua volta in ritardo, rendendole impossibile unirsi a noi”.
Una motivazione che, però, non è bastata ad alcuni consiglieri. “E’ vero, c’è del malumore – ammette Rodino – più d’uno era deluso dall’assenza del sindaco. Ma non condivido: era un incontro molto importante, quindi la sua assenza era giustificata da una ragione più che valida. Sono più stupita, per la verità, dal fatto che da una riunione a porte chiuse, a cui partecipavano poche persone che godono della mia fiducia, siano uscite voci di questo tipo e addirittura abbiano raggiunto i giornali. Sono comunque contrasti normali all’interno di un gruppo, soprattutto in un momento caldo come questo”.
Voci, in realtà, si sono sviluppate anche su un altro assente “di peso”, l’assessore Maurizio Scaramuzza. Da tempo in odore di un avvicinamento con la Lega, qualcuno in queste ore è arrivato a sostenere che l’assenza fosse dovuta proprio all’imminente tesseramento nel Carroccio. La versione di Rodino però fuga (almeno per ora) i sospetti: “Maurizio ha avvertito da subito che non avrebbe potuto partecipare per un un impegno familiare e privato”. Intorno alle 18.30, però, è stato visto in un bar a Savona in compagnia di Roberto Sasso Del Verme (sindaco di Laigueglia e candidato alle regionali per la Lega). I tempi sono compatibili con l’impegno annunciato; nonostante questo il dubbio, ad alcuni, rimane.