Iter

Residenze universitarie nel complesso monumentale del Priamar: riparte il progetto

L'annuncio del vice sindaco Massimo Arecco dopo la firma del contratto per l'affidamento dell'incarico progettuale

Un ostello universitario al Priamar: ecco il progetto

“Riparte a Savona il progetto delle residenze universitarie nel complesso monumentale del Priamar”. A dichiararlo è il vice sindaco di Savona Massimo Arecco.

Nei giorni scorsi, ALISEO (l’Agenzia ligure per gli studenti e l’orientamento) ha sottoscritto il contratto col Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP), relativo all’affidamento dell’incarico per l’aggiornamento del servizio di progettazione definitiva, comprensivo dei rilievi, delle relazioni specialistiche e di tutti gli elementi necessari all’ottenimento dei titoli abilitativi, dei pareri tecnici e nulla osta finale.

Questo era l’ultimo step necessario per accedere all’erogazione di 1.929.489 euro già assegnati al progetto che il Comune di Savona, in accordo con l’Università degli Studi di Genova – polo di Savona, ALFA LIGURIA – Agenzia per il Lavoro, la Formazione e l’Accreditamento della Regione Liguria e gli Ordini professionali, aveva da tempo sviluppato per il recupero del Bastione San Bernardo, nell’ambito del complesso monumentale del Priamar, da destinare, appunto, a nuove residenze universitarie.

Il progetto era nato dall’esigenza di ampliare l’offerta di residenze universitarie per studenti, sul territorio savonese, manifestata dall’Università degli Studi di Genova, al fine di poter far fronte ad una richiesta in costante crescita di iscritti al Campus di Savona, che, grazie ai progetti in tema di Smart City, sviluppati nell’ultimo quinquennio, è diventato un centro di competenza internazionale in ambito di sostenibilità.

Dopo un’attenta valutazione da parte dell’amministrazione comunale, era stato individuato il Bastione San Bernardo con il Cellulario ottocentesco, quale struttura idonea per essere adibita a foresteria per studenti, professori e ricercatori in visita, compresi gli spazi per servizi comuni, studio, laboratori didattici e attività ricreative.

“Questa scelta infatti risponde alla manifestata esigenza di reperire spazi per residenze universitarie e, contemporaneamente, di procedere al recupero ed alla valorizzazione di immobili di pregio del patrimonio comunale” conclude il vice sindaco Arecco.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.