Valle Bormida. Erano sei i candidati valbormidesi di questa tornata elettorale, tutti rimasti (per ora) “con un pugno di mosche in mano”, nonostante il risultato lodevole di alcuni. Il veterano della politica Mauro Righello, come nel 2015, resta fuori per nemmeno trecento voti, anche se, ancora una volta, la Val Bormida gli dà credito e lo conferma il più votato del territorio. Solo in valle, infatti, raccoglie oltre duemila consensi, ma non bastano per l’esponente del Pd, più amato dalla gente che dal partito.
Riesce comunque a mantenere alto l’onore a Millesimo, dove è stato sindaco per due mandati, sbaragliando la concorrenza seppur agguerrita, ma non solo, a Cairo risulta il più votato a pochissima distanza dalla regina indiscussa Caterina Garra, e mantiene il primo scalino sul podio anche a Carcare, nonché, in entrambi i Comuni, fa sì che il Pd si confermi in testa.
La vera rivelazione delle urne è il vice sindaco di Millesimo Francesco Garofano, di Fratelli d’Italia, che porta nel suo Comune il partito della Meloni ad essere in vantaggio sulla Lega e su Cambiamo (unico caso in provincia) con un risultato territoriale davvero incoraggiante anche se finisce secondo con poco meno di mille voti complessivi.
La Lega tiene, il suo candidato locale, Maria Zunato, un po’ meno, totalizzando circa settecento consensi in quella che doveva essere la sua roccaforte. Il partito del Carroccio, comunque, si attesta primo della coalizione di centro destra ad Altare, Bardineto, Cairo, Carcare, Cengio (nonostante la mancata candidatura di Ardenti), Cosseria, Mallare, Massimino, Murialdo, Pallare, Piana Crixia, Plodio e Roccavignale, mentre Cambiamo si impone a Bormida, Calizzano, Dego ed Osiglia.
La cairese Caterina Garra, appoggio “rosa” di Vaccarezza in valle, supera le mille e duecento preferenze nel suo territorio, confermando a Cairo l’ottima base dei seicento voti alle scorse comunali, quando è stata eletta assessore della giunta Lambertini. Per lei c’è qualche spiraglio di luce: se uno tra la testa di serie della coalizione, Angelo Vaccarezza, o il secondo Alessandro Bozzano, dovesse diventare assessore ed entrare in giunta, si potrebbero aprire le porte del Consiglio regionale. Stesso discorso per Maria Zunato, terza dopo Brunello Brunetto e Stefano Mai in quota Lega.
Flop per l’altro assessore cairese in lizza: Fabrizio Ghione, che da mesi invitava a votare “un amico in Regione”, supera di poco i quattrocento voti in casa Forza Italia-Liguria Popolare.
Fanalino di coda, candidato per Linea Condivisa, il carcarese Nello Balzano, che non va oltre le centoquaranta preferenze totali.