Andora. Si chiama Seabin. E’ stato definito il bidone mangia rifiuti e a breve sarà operativo nel porto di Andora. Sarà presentato ufficialmente dall’Ama venerdì 11 settembre alle 11.30 nell’ambito dell’incontro di apertura di “Azzurro Pesce d’Autore” e segna il nuovo percorso dell’Azienda Multiservizi del comune di Andora che punta ad ampliare servizi e procedure a basso impatto ambientale.
“Il dispositivo di raccolta dei rifiuti galleggianti, ideato da due surfisti australiani, fa parte di un progetto internazionale che vuole creare un effetto domino che porta a finanziare la costruzione di altri dispositivi grazie alla vendita e il riciclo della plastica raccolta – spiega il presidente dell’Ama, avvocato Fabrizio De Nicola – L’apparecchio può funzionare 24 ore al giorno, tutti i giorni, per intercettare quei rifiuti che convergono in mare e nei porti grazie all’azione dei venti e delle correnti. E’ capace di attrarre ben 25mila litri di acqua all’ora e raccogliere fino a 500 chili di rifiuti all’anno. Cattura rifiuti in plastica, ma anche microfibre o mozziconi di sigaretta e restituisce l’acqua purificata. Seabin, nello specifico è un sistema economico, a bassa manutenzione che si propone come alternativa alle imbarcazioni per la raccolta dei rifiuti. Andora è candidata anche a ricevere un ulteriore dispositivo gratuitamente nell’ambito dell’iniziativa LifeGate PlasticLess®, il progetto di LifeGate che intende promuovere un modello di economia e di consumo davvero circolare con lo scopo di ridurre, riutilizzare e riciclare i rifiuti, soprattutto i più dannosi per l’ambiente come le plastiche”.
Il Cda dell’Ama ha già programmato lo sviluppo di servizi che aiutino anche i diportisti a partecipare attivamente alle politiche ambientali.
“E’ il primo passo di un nuovo percorso dell’Ama – spiega De Nicola – vogliamo che i riconoscimenti ambientali ricevuti e futuri non solo ci aiutino a essere a norma di legge,ma si traducano in azione concreta utile allo sviluppo economico. Abbiamo programmato di offrire ai diportisti servizi, come bicilette elettriche e monopattini da utilizzare in percorsi alla scoperta del territorio e dell’entroterra, realizzati anche in collaborazione con le aziende agricole e le realtà economiche del territorio. Il porto di Andora è una Marina Resort, ovvero un albergo galleggiante e come ogni struttura turistico ricettiva vuole interagire con le realtà economiche esistenti, impegnandosi per sviluppare una economia circolare virtuosa. Ama vuole migliorare le proprie prestazioni complessive e la propria competitività nel mercato favorendo in campo ambientale uno sviluppo sostenibile attraverso una valutazione in anticipo degli impatti ambientali e di sicurezza”.