Liguria. “Caro Vaccarezza, ma la domanda sorge spontanea… dove eri quando venivano fatte dall’assessore Viale le scelte sulla sanità del Ponente ligure e della provincia di Savona in particolare? Quando agli ospedali di Albenga e Cairo Montenotte venivano ridotti e tagliati reparti e ambulatori, per concentrarli su Savona e Pietra Ligure? E quando lo stesso accadeva a danno del Santa Corona per concentrarlo su Savona?”.
“Non eri forse seduto in Consiglio Regionale nei banchi di maggioranza come capogruppo di Forza Italia prima e di Cambiamo poi??? E non avresti dovuto e potuto incidere sulle scelte dell’assessore Viale, facendo pesare il fatto di essere il sedicesimo in maggioranza risicata (16 a 14)?”.
Dopo Eraldo Ciangherotti, anche Marco Melgrati, coordinatore provinciale di Forza Italia, tuona contro Angelo Vaccarezza, riguardo alle dichiarazioni rilasciate a Ivg.it sulla sanità ligure definita dal consigliere regionale e capogruppo di “Cambiamo”: “l’unica vera pecca della gestione regionale”. Bacchettato prima da Toti (leggi qui) e poi da Ripamonti (leggi qui), ora anche l’ex partito si schiera contro il candidato alle regionali 2020, che si è proposto come nuove assessore alla sanità attaccando prima (e ritrattando poi) la gestione Viale.
“Dopo aver abbandonato Forza Italia per motivi elettoralistici, nella convinzione che il simbolo di Toti oggi in Liguria ‘tiri’ più di Forza Italia (staremo a vedere), ai fini della sua rielezione in Consiglio Regionale, svuotando in provincia di Savona la dirigenza di Forza Italia e facendo marchette politiche e proseliti tra gli amministratori, Vaccarezza attacca sulla gestione dell’assessore Viale e quindi della giunta e di riflesso di tutta la maggioranza, lui compreso” afferma Melgrati.
“Dove era Vaccarezza quando io, da consigliere regionale di minoranza, facevo le mie battaglie contro Burlando e Montaldo sulla sanità pubblica nel Ponente, in particolare a favore del Santa Corona (facendo riaprire il reparto di Emodinamica 24 ore su 24), di Albenga e Cairo Montenotte, evitando la chiusura notturna dei punti di primo intervento e tanto altro ancora?”.
Decisioni sulla sanità che hanno creato alcune perplessità anche a Melgrati, che però dichiara: “Eppure in questi anni più volte io mi sono confrontato con l’assessore Viale, soprattutto a inizio legislatura, non condividendo alcune scelte, e lo avevo segnalato anche al presidente Toti in molti dei miei incontri, portando criticità e problematiche all’attenzione. Ma mai dalla mia voce è uscita una parola o uno scritto di critica nei confronti dell’assessore o della giunta…io sono del parere che i panni sporchi vanno lavati in famiglia, anche dopo l’attacco che ho subito da tutta la maggioranza in Regione per la mia candidatura a sindaco di Alassio”.
E sulle pecche della sanità ligure, sottolinea: “Anche io spero che ci sia un cambio di passo nella gestione in Liguria, più attenta alla medicina di prossimità sulla scorta di quanto accade in Germania, sia per gli ospedali minori che per i centri salute, cancellati dai finanziamenti regionali e non ancora sostituiti con bandi, come quello fatto dal Comune di Alassio che ha permesso di tenere in piedi il fondamentale presidio di Alassio Salute. Condivido il giudizio positivo sulla gestione dell’assessore Viale dell’emergenza Covid”.
La richiesta della poltrona in qualità di assessore alla sanità non è andata giù nemmeno a Melgrati che commenta: “Il fatto che Vaccarezza, che non ha nessuna competenza in materia di sanità, si candidi alla poltrona di assessore alla sanità è veramente vergognoso. Pensi prima a farsi eleggere e a contribuire alla vittoria di tutto il centrodestra in Liguria e del Presidente Toti, che per quanto favorito nei sondaggio non è per nulla scontata!”.
“D’altronde cosa ci si può aspettare da un personaggio del genere che ha sempre anteposto la sua carriera politica-lavorativa ai problemi reali della gente e del territorio, facendo promesse mai mantenute… non ci stupiamo ma ne prendiamo atto, e speriamo che gli elettori ne tengano conto” conclude.