Agenda

La giornata elettorale: scuola, presentazioni e programmi in vista del voto

Ecco gli interventi di oggi in vista del voto

elezioni regionali

Savona. Di seguito i comunicati stampa di oggi, venerdì 11 settembre 2020, relativi alle prossime elezioni regionali in Liguria.

Gianni Pastorino (Linea Condivisa) – Scuola, in Liguria ritorno in classe senza mascherine. “Cavo strepita, ma la responsabilità è sua. Risale a giugno l’allarme lanciato da sindacati e insegnanti”

A due giorni dalla riapertura delle scuole, Regione Liguria non dispone delle mascherine per gli insegnanti e il personale scolastico. “Con una nota indirizzata ieri al direttore generale dell’ufficio scolastico per la Liguria, dott. Ettore Acerra, l’assessore Cavo segnalava la preoccupazione delle famiglie per la mancanza di mascherine a disposizione degli istituti scolastici della regione. Che straordinaria lungimiranza pre-elettorale. Possibile che l’assessore alla scuola apprenda la questione dalle famiglie degli studenti? Dov’è stata finora? Lo scopre soltanto adesso? È sua la delega, quindi è sua la responsabilità: perché non si è attivata per prevenire il problema? È sempre colpa di qualcun altro, assessore? Quali sono state le interlocuzioni fra ufficio regionale, assessore Cavo e Governo dall’inizio della fase due?”. Lo denuncia il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino, candidato capolista nel collegio di Genova alle prossime elezioni regionali.

“A fine giugno, in commissione, ricevemmo in audizione le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dei docenti: tutti, già allora, facevano rilevare le difficoltà in cui ci saremmo trovati. Dobbiamo riconoscerlo per onestà intellettuale: non c’è dubbio ci siano state mancanze a livello centrale, quindi da parte del Governo. Ma al tempo stesso non c’è dubbio che la Regione non possa fare il pesce in barile e continuare a scaricare le proprie responsabilità –rincara Pastorino -. In Regione Liguria, ben 4 assessori hanno competenze sulla scuola: Cavo, Viale per la sanità scolastica, Berrino per i trasporti e Scajola per l’edilizia scolastica. E ora, improvvisamente, escono con una nota in cui dicono che non ci sono mascherine”.

“Perché non giustificano ai liguri quale sia stato il loro dialogo col Governo in questi mesi? Perché non rispondono alle proprie incombenze? Perché il problema non è stato evidenziato un mese fa, anziché a 2 giorni dall’inizio della scuola? Forse non c’è stato alcun dialogo con l’esecutivo, e forse sono troppo impegnati con la campagna elettorale per curarsi di queste faccende –conclude Pastorino -.Siamo allo stravolgimento delle responsabilità: le famiglie rappresentano il problema mascherine a un assessore che si finge ignaro. È soltanto una farsa in cui gli attori perdenti sono i bambini, le famiglie e gli operatori scolastici di qualsiasi titolo e grado”.

Gelmini (Forza Italia): “In Liguria prova di buon governo già vita, conferma arriverà da urne”

“Queste elezioni regionali sono di straordinaria importanza: non siamo in campo solo per la conferma del buon governo del centro-destra. Quella sfida lì, ne sono sicura, l’abbiamo già vinta”.

Lo ha detto Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati, a Genova per la campagna elettorale.

“L’abbiamo vinta in Regione con Giovanni Toti e la sua squadra, che hanno fatto uno straordinario lavoro amministrativo e hanno affrontato e vinto anche la sfida supplementare del Covid” prosegue la deputata.
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“L’abbiamo vinta nei comuni, a Genova, con il sindaco Marco Bucci, che, insieme a Giovanni Toti, ha superato la prova durissima del crollo e della ricostruzione del ponte Morandi, e con i tanti sindaci di centro-destra che governano, con coalizioni civiche allargate alla società civile, le città di queste bellissima regione” aggiunge.

“Come Claudio Scajola, che ha scelto di portare la sua grande esperienza politica di ex ministro, di dirigente nazionale di partito, al servizio della sua Imperia, come i sindaci di La Spezia, di Savona, di Ventimiglia, di Rapallo, di Sarzana” conclude Gelmini.

Davide Visigalli, candidato presidente per la lista Riconquistare l’Italia si rivolge all’ANPI Liguria

Sottoscrivo e come Riconquistare l’Italia sottoscriviamo l’appello dell’ANPI, ma antifascismo non ci basta.

Siamo contro tutti i fascismi, quello del ventennio, quello dei “padroni del capitale” che sostennero l’ascesa del fascismo, quello della rivoluzione liberale dell’economia e del lavoro, promossa da tutto l’arco parlamentare della Seconda Repubblica, che nell’ultimo trentennio ha decostituzionalizzato l’Italia trasformandola in colonia “al riparo dal processo elettorale” (come ci ricordava Mario Monti), quello di Maastricht, ovvero il “dispotismo illuminato” di cui parlava Tommaso Padoa Schioppa, quello delle riforme antisociali realizzate del serpentone metamorfo PCI-PDS-DS-PD, ma anche dalle altre fazioni del Partito Unico che arriva fino al centro destra, così come condanniamo i metodi squadristi, dei quali siamo stati in alcune occasioni vittime, da chiunque provengano.

Ma antifascismo non significa nulla senza patriottismo, come Costituzione vuole, come ci dimostrarono i Patrioti della Maiella, come ci insegnarono Alcide Cervi e i suoi sette figli, come ci insegnò il nostro Aldo ” Bisagno” Gastaldi, come testimoniarono tutti i partigiani che lottarono per un’Italia libera, democratica, indipendente, giusta e che nelle città liberate, o nella tomba, giunsero avvolti dal tricolore, quello stesso tricolore che oggi troppi si permettono di definire fascista.

Ecco perché rivendichiamo con orgoglio la definizione di PATRIOTI DELLA COSTITUZIONE, quella del 1948, quella che difenderemo per tutta la vita, anche da certi sedicenti antifascisti che si arrogano il diritto di assegnare patenti, loro che della Costituzione hanno decretato la morte, sacrificandola sull’altare dei Trattati Europei.

Per la Repubblica democratica fondata sul lavoro, per la libertà, l’indipendenza e la giustizia sociale… ORA E SEMPRE RESISTENZA”.

Perché come ammoniva Lelio Basso, “…finché non sarà garantito a tutti il lavoro, non sarà garantita a tutti la libertà; finché non vi sarà sicurezza sociale, non vi sarà veramente democrazia politica; o noi realizzeremo interamente questa Costituzione, o noi non avremo realizzato la democrazia in Italia”.

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