Polemiche

Gestione Teatro Chiabrera, stop al bando per il nuovo direttore

Scintille in consiglio comunale, poi mozione urgente approvata all'unanimità: ora l'iter dovrà essere fermato per ridiscutere l'assetto organizzativo del teatro

Teatro Chiabrera savona

Savona. “Per la prima volta quasi tutte le associazioni culturali sono unite in una petizione ‘contro’. E il consenso è stato trasversale. Noi consiglieri rappresentiamo la popolazione: e se noi consiglieri le diciamo che ha sbagliato, è la volta che potrebbe ascoltarci”. Scintille nel consiglio comunale di oggi tra il consigliere Alberto Marabotto e l’assessore alla Cultura Doriana Rodino: motivo del contendere, neanche a dirlo, il bando per il nuovo direttore del Teatro Chiabrera.

Dopo la discussione di ieri in commissione consiliare, oggi è stata presentata (dai consiglieri Manuel Meles, Elisa Di Padova, Elda Olin, Barbara Pasquali e Alberto Marabotto) una mozione urgente con l’obiettivo di “stoppare” quel bando (che prevede una figura unica) ridiscutendolo per sposare l’alternativa di avere due persone diverse, un direttore amministrativo e un direttore artistico, quest’ultimo con un incarico a tempo determinato. “Credo ci sia da parte di questo consiglio la necessità di fare un passo in più – ha spiegato Manuel Meles – sia nei modelli organizzativi che nel dare una spinta innovativa alla direzione artistica”. “Ci sono motivazioni tecniche e politiche – ha aggiunto Elisa Di Padova – Cercare una figura unica è un problema nel momento in cui si chiude un ciclo, 30 anni fa le incombenze amministrative e tecniche erano indubbiamente più semplici e le richieste meno articolate e gravose. E riteniamo sbagliato il tempo indeterminato: una selezione per un numero limitato di anni permette di chiedere risultati misurabili. Fermarsi non significa dire che si è sbagliato tutto, permetterebbe invece di ascoltare la città”.

“Sono state fatte valutazioni alternative alla gestione diretta – ha replicato l’assessore Rodino – portandoci a escludere l’istituzione di una fondazione o l’esternalizzazione, che avrebbe comportato un grave scompenso sul bilancio. Poiché sono stati evidenziati risultati indiscutibilmente positivi, sia a livello economico che per quanto riguarda la soddisfazione del pubblico, abbiamo chiesto la figura di un direttore che è finita nel piano assunzioni”.

Come già accaduto ieri, anche oggi tanti consiglieri di maggioranza si sono schierati a favore della mozione e contro l’operato del loro stesso assessore. “Perché non fare un passo indietro? Sarebbe un gesto di responsabilità, nonché di rispetto verso i consiglieri – ha detto Elda Olin Verney – Io mi sono quasi commossa nel sentire il grido di rassegnazione dei firmatari di quella lettera. Credo che questo percorso che hanno iniziato debba essere rispettato. E’ necessario fare un passo indietro, credo sia dovuto per tutti i cittadini di Savona. Noi stiamo lavorando e vogliamo lavorare solo per il bene dei cittadini, penso che questa sarebbe una bella dimostrazione di correttezza”.

Parole a cui ha risposto il sindaco Ilaria Caprioglio: “Non ho problemi a confrontarmi, ma il bando già prevede prima competenze artistiche e culturali e solo dopo amministrative. Questo bando, oltre a garantire trasparenza, aggancia la competenza alla responsabilità. La nostra è una gestione di qualità: il teatro ha il 50% di copertura finanziaria, una percentuale elevatissima. Secondo Marabotto la programmazione degli ultimi anni ‘si è seduta’: non concordo, l’ultimo cartellone era di altissimo profilo culturale nonostante l’assenza di risorse economiche. Olin si è commossa perché tutte le associazioni hanno firmato? Non è vero, lo hanno fatto solo alcune. E tra i firmatari non c’è nessun abbonato del Chiabrera, ossia chi materialmente usufruisce dei servizi del teatro. Mentre tra i firmatari ci sono proprio coloro che sono venuti a proporsi come futuri direttori… gli appuntamenti ripetuti che mi sono stati richiesti per proporsi come direttori del Chiabrera mi hanno messo in imbarazzo”.

Un’altra accusa è quella che non ci sia stata condivisione del percorso: “Sembrava che ieri alcuni consiglieri avessero scoperto per la prima volta di questa assunzione, ma già il 28 febbraio era stato approvato il piano triennale dei fabbisogni di personale che includeva questa figura – ha ribadito Caprioglio come già detto questa mattina a IVG – poi è andata in commissione e infine in consiglio comunale il 31 marzo. Dicono che non se ne sia parlato, devo dissentire”.

Alla fine la mozione urgente è stata comunque accolta dal sindaco, “per discutere e capire”. Non che avesse alternative, dato l’appoggio della stessa maggioranza che ha portato a una approvazione unanime (25 voti favorevoli). Ma la sensazione è che le due posizioni restino distanti.

La diretta del consiglio comunale

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