Finale Ligure. “Fatta salva la piena legittimità delle scelte personali del consigliere Venerucci, due sono le valutazioni politiche che si possono trarre da tale scelta. La prima è che forse il Pd finalese abbia finalmente capito come il Frascherelli bis ruoti intorno ad una posizione politica ambigua e che si riprometta di inserire in giunta un assessore più battagliero come Franco De Sciora. Ma questa è una questione interna alla maggioranza e solo il tempo ne svelerà gli equilibri, ammesso ve ne sarà bisogno. Più trasversale e complessa è invece la nomina del futuro presidente del Consiglio Comunale, carica che pare sarà assegnata proprio al consigliere Venerucci”.
Inizia così il commento del gruppo finalese “Le Persone al Centro” sulle dimissioni dell’assessore Venerucci, la nomina di De Sciora e il nuovo presidente del Consiglio comunale che sarà eletto nella prossima seduta del parlamentino finalese, con la maggioranza che ha già indicato la stessa Venerucci per la presidenza dell’assemblea.
Ma per il gruppo di minoranza finalese modalità e contenuti non tornano: “La carica, giova ricordarlo, riveste una certa importanza in tema di garanzia, soprattutto in un sistema che premia la governabilità della maggioranza a scapito della rappresentatività. Il presidente De Sciora aveva ben chiaro queste linee guida ed ha spesso cercato di favorire il dialogo, dando il giusto peso alle iniziative della minoranza. Qualche dubbio viene sulla nuova scelta non solo perché, per sua stessa ammissione, il consigliere Venerucci è oberato da gravosi impegni professionali, ma anche per il ruolo operativo svolto fino ad oggi che adesso le renderà difficile calarsi in quello di equilibrato garante”.
“Spiace poi rilevare come ancora una volta la maggioranza dimentichi l’opportuna sensibilità istituzionale, annunciando sui canali di informazione l’assegnazione di una carica prescelta a tavolino ma che, data la sua valenza bipartisan, andrebbe al contrario discussa e votata in Consiglio comunale, ascoltate tutte le posizioni”.
“A nostro avviso una soluzione senz’altro preferibile sarebbe la nomina a presidente del consigliere Cervone”.
“Ovviamente non abbiamo cambiato il nostro giudizio negativo sulla sua recente svolta politica, ma a tale figura va comunque riconosciuto un alto profilo politico-istituzionale che ne fanno un candidato ideale. Peraltro spiace vederlo relegato nel suo (non) ruolo attuale”.
“Noi siamo ancora disponibili al dialogo e non faremo certo mancare il nostro appoggio verso una scelta che ci pare sufficientemente ragionata e di garanzia” conclude il gruppo “Le Persone al Centro”.