Savona. “Oggi dobbiamo riprendere il filo delle elezioni comunali per cominciare a dire che la coalizione di centrosinistra non ha vinto nella città di Savona e non ha dato particolari segni di vitalità”. Lo ha dichiarato Danilo Bruno di Europa Vere in relazione alle elezioni Regionali appena concluse e alle comunali previste, anche a Savona, il prossimo anno.
“Dinanzi allo sfacelo della destra e della giunta Caprioglio, con il documento di programmazione non votato dalla Lega, – ha proseguito Bruno, – si vedono forze politiche del centrosinistra che paiono folgorate sulla via di Damasco e pensano forse che le prossime elezioni comunali divengano quasi una passeggiata”.
“Vi sono alcuni temi, che vogliamo nuovamente riproporre al centrosinistra, precisando che i confini della coalizione devono essere sempre ben chiari come alla fin fine lo sono stati questa volta pur nella pesante sconfitta alle elezioni regionali. Vogliamo ribadire questo concetto poiche’ ad Europa Verde non interessa in alcun modo riproporre la coalizione di governo se ciò non è possibile e i nodi sul punto vanno sciolti subito e a Savona dove,qualora vi siano piu’ indicazioni su possibili candidati o candidate sindaco, è meglio svolgere per tempo le primarie con un comitato di garanti di coalizione”.
Ed ecco i”tre punti non dirimenti per discutere del programma” secondo Europa Verde: “Stop al consumo del suolo con blocco di tutti i futuri ed inutili progetti edilizi per riaffermare il ruolo del Piano Urbanistico e la centralità del ruolo pubblico nello scegliere cosa, quando e dove costruire.Puntare al recupero del bosco di Savona come risorsa economica e turistica oltre che per una razionale difesa del suolo e soprattutto favorire il recupero edilizio, il social housing, il cohousing e l’edilizia popolare”.
“Affermazione del principio rifiuti zero a cui devono corrispondere investimenti pubblici e privati per garantire riduzione, riciclo, riuso e raccolta differenziata dei rifiuti, creando anche un circolo virtuoso di investimenti e di nuovi posti di lavoro in una industria, che può e vuole diventare verde ed ecologicamente sostenibile oltre ad un cospicuo investimento nell’educazione ambientale”.
“Sostegno alla cultura e ai musei facendoli diventare uno degli strumenti per il concreto rilancio della città e soprattutto costruendo su di essa e sulle produzioni e i musei locali (a partire dall’archeologico) le fondamenta di una nuova cittadinanza inclusiva ed aperta verso l’Europa e il Mediterraneo”.
“A questi punti cosa potrebbero rispondere le forze politiche del centrosinistra (piu’ o meno largo)?, – ha aggiunto ancora il rappresentante di Europa Verde. – Ad oggi la cosa ci sfugge perche’ la Lista Sansa dovrà col tempo ed è una cosa logica capire quale tipo di organizzazione territoriale darsi mentre il PD sembra con le varie sinistre aver ripreso le consuete discussioni sulle future strategie elettorali senza interrogarsi neppure un momento sul perche’ la coalizione non sia riuscita in alcun modo a portare le persone a votare anzi sono andate meno persone a votare che al referendum costituzionale”.
“Italia Viva pare avviata ad un triste destino anche se ormai ci separa un abisso da loro dopo che la Paita insieme alla Pasquali avevano presentato il piano shock per le opere pubbliche tutto teso a superare i pareri delle Soprintendenze”.
“Rimane da chiarire cosa farà la lista civica nostra ex alleata: se intende mantenere il proprio forte spirito civico e liberaldemocratico o se l’accordo con le forze si estrema sinistra significa il loro definitivo approdo a lidi ove si trovano giustamente formazioni di ispirazione marxista-leninista.A tutti e tutte loro la risposta”, ha concluso Bruno.