Amarezza

Carcare Est, all’area di servizio dell’A6 ultimi due giorni di gestione della famiglia Marenco

Dopo sessant'anni l'Autobar passa in mano ad Autostrade insieme agli undici dipendenti attuali

autogrill carcare est

Carcare. Ultimo fine settimana di gestione dell’Autobar Marenco da parte della famiglia carcarese che, da sessant’anni, lavora alla stazione di servizio di Vispa, lungo la A6 in direzione Torino.

Martedi 15 settembre, infatti, ci sarà il passaggio di consegne e la società Autostrade del Gruppo Gavio si approprierà dell’area, una delle poche in Italia ad essere rimasta, fino ad ora, in mano ad un privato. Non sono serviti gli appelli e le richieste della famiglia Marenco che lotta dal 2015 per continuare a gestire, in modo superlativo, un punto di riferimento per migliaia di persone in transito su quella tratta, che hanno sempre apprezzato la cura e l’attenzione per il buon cibo e i prodotti di qualità.

Sono salvi gli undici dipendenti attualmente in forza all’Autobar, che verranno assorbiti con nuovi contratti dal gruppo entrante. Ma resta l’amarezza per un’azione che vede l’impossibilità di competere con colossi finanziari, da cui si viene cancellati senza poter competere.

Ieri sera con Massimiliano Marenco, titolare dell’area Carcare Est, c’erano Nello Balzano, candidato alle regionali di Linea Condivisa per Sansa presidente, e l’onorevole Luca Pastorino, entrambi consapevoli che non è semplice impedire il passaggio all’impresa che assumerà l’incarico della nuova gestione, che si è aggiudicata la gara, purtroppo ormai in dirittura di definizione.

“Siamo venuti a conoscenza dell’assorbimento di tutti i dipendenti, con le stesse forme contrattuali, sicuramente un dato che non riteniamo secondario in questi momenti di crisi di lavoro. Resta il problema di un punto di ristoro di alta qualità, ed un’ospitalità che abbiamo potuto personalmente verificare da parte di Massimiliano, davvero ad alti livelli. Riteniamo però assurdo che all’interno di un contesto di infrastruttura pubblica, qual è l’autostrada, persista un modello di gestione privata, con gare d’affidamento per le aree di servizio, architettate ad hoc per schiacciare la libera impresa a gestione familiare, così com’è stata fino ad oggi da sessant’anni anni l’area di Carcare est, qualcosa che sicuramente merita una denuncia forte”, spiegano Balzano e Pastorino.

E proseguono: “Da anni sentiamo parlare di start up, di incentivi alle iniziative imprenditoriali attivate dai giovani, l’area di servizio della famiglia Marenco non solo meritava di continuare a lavorare, ma sarebbe stato opportuno, portarla a modello, per stimolarne simili realizzazioni anche in altri tratti autostradali, questa logica di portare avanti grosse catene monopoliste, con l’unico obiettivo del ritorno economico, schiaccia però ogni iniziativa meritevole ed utile al territorio di riferimento. Non chiude un’impresa che non è stata in grado di andare avanti per demeriti o errori gestionali, ma semplicemente perché non può competere con colossi economici, ma senza un’impronta qualitativa, un mero servizio essenziale all’interno delle autostrade, con clientela che non sceglie, ma è obbligata per semplici esigenze durante i viaggi ad usufruirne, fino a quando conviene. Luca Pastorino si impegnerà comunque per contribuire a trovare una soluzione che possa risolvere in modo soddisfacente la continuazione dell’attività familiare, sia essa all’interno che esternamente al sedime autostradale, non sarà semplice, si confida però anche in un fondamentale interessamento dell’amministrazione comunale di Carcare”.

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