Savona. “Crediamo sia opportuno riflettere un minuto su ciò che accaduto recentemente a Savona. Un giovane – ingiustamente accusato di furto ai danni di una anziana signora – è stato trascinato per i capelli e minacciato con un coltello, da un “cittadino” indignato, fino ad un parco vicino. Lì, altri quattro “cittadini” indignati, hanno provveduto a “far giustizia” a calci e pugni. Il pestaggio si è interrotto a causa dello svenimento della vittima”.
Così le sezioni Anpi del ponente savonese condannano con forza il pestaggio brutale avvenuto nei giorni scorsi a Savona.
“Che il giovane fosse o meno colpevole, non ha la minima importanza. Ciò che conta è il diritto che un qualunque individuo, si possa arrogare d’ergersi a giudice e condannare in nome di chissà quale norma. Questo è un palese esempio del livello di barbarie che si afferma sempre più nel nostro Paese” affermano le sezioni Anpi.
“Siamo preoccupati che ora si possa intendere come libertà la possibilità per chiunque di dire e scrivere quello che vuole, comprese istigazioni all’odio e alla violenza, senza riflettere su ciò che può provocare nell’immediato o nel futuro”.
“Di questo non pochi politici sono colpevoli. Un’altra buona – ottima – ragione per vigilare , restare umani e implacabilmente lucidi” concludono l’Anpi di Andora, Laigueglia-Alassio, Albenga, Leca d’Albenga, Ceriale, Finale Ligure e Orco Feglino.