Parole al miele

Bellanova ad Albenga: “Qui agricoltura d’eccellenza, i fiori ingauni parlano all’Italia e al mondo” fotogallery

Stoccata alla destra: "La Brexit rischia di fermare i fiori ingauni? Dovrebbero interrogarsi i sovranisti..."

Albenga. “La Brexit rischia di fermare i fiori delle valli liguri? Questo è un tema sul quale dovrebbero interrogarsi i sovranisti, per capire che l’Italia non ha bisogno di muri e chiusure, di roba che si sgretola. Ha bisogno invece di un mercato europeo inclusivo, di mercati aperti in cui ci sia reciprocità e la possibilità di far viaggiare liberamente le merci. Su questo noi stiamo lavorando”.

Lo ha detto oggi pomeriggio il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, nel corso della sua visita ad Albenga. A chi le ha chiesto se la Brexit può creare problemi non solo ai passaporti delle persone ma anche a quelli delle merci, ha risposto con una frecciata ai rivali della destra. E ha aggiunto: “Credo che comunque dobbiamo aiutare questa filiera e il florovivaismo di questa regione a trovare dei mercati in cui collocare le eccellenze. Perché dobbiamo dirlo a gran voce: il florovivaismo italiano e ligure non ha nulla da invidiare a quello dei grandi paesi europei“.

Una visita significativa, quella di Bellanova, per un territorio, quello ingauno, che vive di agricoltura: un settore messo in ginocchio dal Covid. “Qui c’è una agricoltura d’eccellenza – ha detto il ministro – il florovivaismo di questa realtà parla all’Italia e al mondo. Credo che le misure messe in campo siano quelle utili alle imprese: siamo intervenuti sul sostegno all’accesso al credito, siamo intervenuti con la cambiale agraria che dà la possibilità di avere nel giro di pochi giorni fino a 30 mila euro di risorse coperte dallo Stato e restituibili a partire dal terzo anno, e siamo intervenuti proprio nel florovivaismo con l’esonero dei contributi per sei mesi, con l’obiettivo di dare alle imprese maggiore liquidità. Ora stiamo lavorando ad altre misure: una maggiore presenza di risorse europee sui contratti di filiera e dare alle imprese la possibilità di portare i propri prodotti su mercati lontani ma che possono permettersi il costo del Made in Italy”.

Teresa Bellanova Albenga

Il ministro è arrivato in piazza San Michele; dopo una breve camminata nel centro storico ha incontrato il sindaco Riccardo Tomatis, la giunta e i consiglieri comunali, i sindaci del territorio, le associazioni di categoria e una piccola rappresentanza di cooperative del settore florovivaistico, vitivinicolo ed olivicolo. Quindi ha presenziato al taglio del nastro del Point di Vincenzo Munì e Barbara Pasquali, candidati alle prossime elezioni regionali con Aristide Massardo.

Il resoconto dell’incontro

“Ho avuto l’onore di conoscere il Ministro lo scorso novembre a Savona – ha ricordato il sindaco Riccardo Tomatis – in occasione dell’ondata di maltempo che aveva colpito così duramente la Liguria e che aveva portato ingenti danni alluvionali sul territorio, alle nostre aziende agricole e alle infrastrutture. In quell’occasione avevo chiesto al Ministro di venire ad Albenga che è una delle realtà più importanti per quel che concerne in particolare il settore del florovivaismo e delle aromatiche, sono particolarmente contento, quindi, oggi di averla qui. Se quel giorno a Savona qualcuno ci avesse detto che da lì a poco avremmo dovuto fare i conti con un altro tipo di emergenza, quella infettivologica, probabilmente non gli avremmo creduto. Oggi lo scenario è cambiato, ma quanto accaduto ha evidenziato ancora di più l’importanza che questo settore ha ad Albenga. Le nostre aziende dopo aver subito i danni del maltempo sono state colpite nuovamente dall’emergenza sanitaria che ha, almeno inizialmente, bloccato completamente il settore proprio nel pieno della stagione produttiva. Le ripercussioni economiche e occupazionali sono state devastanti. Ad Albenga abbiamo avuto una richiesta altissima di poter ricevere i buoni spesa e un aiuto da parte di quelle famiglie che si sono trovate improvvisamente in forte difficoltà. Oggi il nostro territorio dimostra ancora una volta la sua forza e la voglia di risollevarsi ed andare avanti, ma abbiamo bisogno di un sostegno importante da parte dello Stato. Per questo chiedo al Ministro di porre una particolare attenzione alla nostra realtà durante il suo mandato”.

“Questa visita è un’importante occasione per far conoscere al Ministro la nostra realtà e i nostri prodotti – ha aggiunto l’assessore all’agricoltura Silvia Pelosi – Abbiamo un territorio fragile che ha subito molti danni per la mancanza di infrastrutture e per i problemi alluvionali che si sono verificati in passato e sui quali come amministrazione stiamo cercando di intervenire attraverso la pulizia e la manutenzione di rii e canali e la costituzione di un consorzio di bonifica, ma la nostra Piana ha bisogno di sostegno. Oggi dobbiamo accedere ai finanziamenti europei e a quelli statali per migliorare la qualità dei nostri prodotti e far sviluppare il settore del florovivaismo importantissimo per il nostro territorio.”

“Ricordo bene l’incontro che abbiamo avuto a Savona subito dopo gli eventi alluvionali – ha risposto Bellanova – Il territorio aveva bisogno di risposte e in quell’occasione mi attivai subito non solo per stanziare risorse, ma per avviare progetti lavorativi importanti. Sul fronte delle emergenze, sia quelle climatiche che la recente emergenza sanitaria, stiamo portando avanti battaglie importanti anche a livello Europeo. L’Italia ha bisogno di avere risorse da destinare a coprire i danni che, purtroppo, sempre più spesso si verificano. A ciò si aggiunge l’emergenza causata dal Coronavirus che ha danneggiato e messo in difficoltà anche quei settori che erano un’eccellenza, ma al tempo stesso ci ha fatto capire ancora di più che l’agroalimentare è un settore assolutamente importante che ci ha permesso – non senza un enorme sacrificio da parte delle nostre aziende, ma anche e soprattutto di tutti quelle persone che svolgono lavori “umili” (camionisti, agricoltori, cassiere) – di mantenere una parte della nostra “normalità” anche durante il lockdown. È stata un’orchestra che ha suonato alla perfezione. I lavoratori hanno dimostrato un grande senso di responsabilità e noi oggi dobbiamo continuare a ricordarci di loro. Così abbiamo fatto ad esempio con la deconteibuzioni per 6 mesi e con l’accesso a tutte quelle misure di sostegno orizzontale. Continueremo così anche nei prossimi giorni quando, ad esempio mi incontrerò con i funzionari dell’INPS per fare in modo che i contributi il cui pagamento è in scadenza il prossimo 16 settembre non si debbano pagare. Inoltre continueremo a sviluppare tutti quei grandi progetti che abbiamo a cuore come quello dell’etichettatura obbligatoria e la valorizzazione del Made in Italy. Mi prendo l’impegno di farmi carico delle vostre osservazioni e richieste nelle sedi opportune e vi ringrazio per questo incontro”.

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