Ceriale. E’ stata disposta dal pm della Procura savonese Massimiliano Bolla l’autopsia sul corpo di Davide Aloia, il 37enne deceduto probabilmente per annegamento ieri a Ceriale, nel tratto di mare all’altezza dei Bagni San Sebastiano.
L’esame autoptico sarà eseguito tra mercoledì e giovedì: la salma si trova presso l’obitorio di Zinola in attesa dell’esame medico-legale che dovrà stabilire con esattezza la causa del decesso.
Intanto proseguono gli accertamenti da parte della Capitaneria di Porto di Loano, intervenuta ieri mattina poco dopo la tragedia: al vaglio diverse testimonianze sull’accaduto, oltre a forme e modalità dei soccorsi, fermo restano le proibitive condizioni meteo-marine a seguito del moto ondoso e delle forti correnti.
Ulteriori riscontri investigativi sono attesi già nelle prossime ore.
Secondo una prima ricostruzione, il 37enne si è avvenuturato in mare assieme ad un amico e al figlio di quest’ultimo, che si trovavano nella spiaggia libera limitrofa allo stabilimento balneare cerialese, ma sono andati subito in difficoltà non riuscendo a tornare a riva, rischiando anche di finire sugli scogli trascinati dalla corrente.
Prima l’intervento di una bagnina, in seguito un secondo intervento assieme ad altri bagnini: alla fine sono riusciti a riportare a riva le persone in mare, compreso il bambino, ma Davide Aloia era già privo di sensi e inutili sono stati i tentativi di rianimazione, così i sanitari e il 118 ne hanno constatato il decesso.
Dall’esame autoptico sul corpo del 37enne e dagli ulteriori indagini sulla tragedia gli inquirenti sperano di avere risposte definitive sulla morte di Davide Aloia.