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Spotorno, il consigliere Marcenaro al sindaco Fiorini: “Parole e atteggiamento sconcertante”

Secca la risposta dell'esponente di minoranze alle accuse lanciate dal primo cittadino

Matteo Marcenaro

Spotorno. “Le dichiarazioni del sindaco Fiorini sull’approvazione del bilancio sono sconcertanti. In primo luogo perchè sentire lui che da dello “sfascista” ad altri è qualcosa di singolare, infatti forse si dimentica che poco più di 4 anni fa per le sue esclusive mire personali non ha esitato da eletto in una maggioranza a voltare le spalle al suo sindaco dimettendosi, insieme ai consiglieri dell’allora minoranza, per mandarlo a casa. E a differenza del sottoscritto che ha fatto le sue dichiarazioni in pubblico nel Consiglio comunale lui ha preferito accordarsi di nascosto con i suoi avversari di ieri e di oggi e presentare le proprie dimissioni senza il coraggio di affrontare una mozione di sfiducia pubblica spiegando in faccia agli elettori e al sindaco le ragioni di quel gesto. Respinto al mittente l’apellativo di “sfascista” veniamo al merito della vicenda odierna…”.

Inizia così la dura risposta del consigliere Matteo Marcenaro – Spotorno nel Cuore – alle parole del sindaco Fiorini dopo la seduta del parlamentino spotornese sulle variazioni di bilancio per le misure a sostegno di cittadini e imprese a seguito della crisi Covid.

“Le affermazioni di Fiorini tradiscono la disperazione di chi sa di averla combinata grossa, violando apertamente il regolamento, e ora tenta di buttarla in “caciara” mischiando pere e mele”.

“Infatti tutte le riduzioni che lui cita e sostiene che io non vorrei subito operative non sono contenute nella delibera del bilancio ma nei regolamenti che avremmo potuto tranquillamente approvare con il mio voto favorevole o in un caso di astensione per le sue posizioni estremamente rigide, come spiegato nella lunga commissione di giovedì.
Inoltre lui ha già deciso per mio conto quali saranno i miei prossimi passi senza neppure rendersi conto che le affermazioni da lui fatte in Consiglio comunale danno facoltà a qualsiasi cittadino di impugnare la delibera di approvazione del bilancio per palese e conclamata violazione del regolamento del Comune di Spotorno. E sono proprio queste affermazioni che lasciano esterefatti”.

“Un sindaco, rappresentante della legalità del Comune che tranquillamente afferma “Ok non sono stati rispettati i termini previsti dalla norma ma trattandosi di una violazione minima che danno ne hai avuto?”.

“Quindi valendo questo principio a lui sarà rimessa ogni valutazione su quale sia l’entità di una violazione che comporta l’applicazione delle sanzioni, se sforo i limiti di velocità di quanti km secondo lui potrò non pagare la multa, se non rispetto la scadenza del versamento delle imposte dopo quanti giorni vi è un danno e così via”.

E ancora: a”Abbiamo capito da tempo che le regole per lui debbono rispettarle solo gli avversarsi mentre i suoi compagni di avventura possono commettere ogni tipo di illecito senza che il nostro eroe spenda una parola a difesa di tutti quei cittadini che siano stati vittime di comportamenti poco commendevoli o semplicemente abbiano rispettato le regole pagando fino all’ultimo centesimo quanto la legge ha loro imposto”.

“Sembra proprio che il Sindaco abbia fatto proprio l’insegnamento di Orwell contenuto nella fattoria degli animali insegnamento che recita “Tutti gli animali sono uguali davanti alla legge, ma alcuni sono più uguali degli altri” conclude Marcenaro.

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