Liguria. “Le accuse di Lorenzo Risso, presidente di Anpas Liguria, l’associazione che riunisce le pubbliche assistenze regionali, ha lanciato ad Albenga contro Alisa, Azienda ligure sanitaria, e il suo commissario straordinario Walter Locatelli. Cosa ha detto Risso? In pratica ha detto che, durante l’emergenza, i volontari della varie Croci sono stati lasciati soli”. A dirlo è Dr. Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia nella città ingauna e consigliere provinciale.
“Le pubbliche assistenze hanno utilizzato mascherine e camici che avevano in magazzino, finendo presto le scorte, ma la Regione ha atteso settimane prima di poter rifornire di materiale protettivo i volontari. ‘I primi Dpi sono arrivati a metà di marzo: 450 mascherine per 180 associazioni, due a ognuna’: quasi un insulto ai bisogni”, prosegue.
“Le ambulanze facevano fino a 12 trasporti al giorni di pazienti Covid, pensate la fornitura di due mascherine arrivata dalla Regione cosa ha potuto sopperire’, ha detto tra l’altro Risso – dice ancora Ciangherotti – ‘Quando a luglio abbiamo incontrato via Internet Locatelli per fare un po’ di ‘contabilità’ su quella che era stata la nostra esposizione abbiamo portato a casa la convinzione che da parte della Regione ci sarebbe stata la volontà di rifondare le spese che avevamo anticipato e i danni che le ambulanze avevano subito, messe in crisi dalla sanificazione continua con il cloro. La risposta di Locatelli, che non dimenticherò mai, è stata: ‘Non penserete mica che qualche migliaio di euro possa mettere in crisi la sanità ligure'”.
“Quindici giorni dopo ci siamo rivisti per capire come formalizzare e ci ha ribadito quell’impegno. Al terzo incontro Locatelli si è presentato con una manciata di spiccioli che non abbiamo accettato’, ha detto ancora Risso. Accuse gravissime, ovviamente – conclude il consigliere comunale e provinciale – Credo che l’assessore Viale e il commissario straordinario Walter Locatelli debbano dare delle spiegazioni chiare, senza sofismi, e soprattutto che dal Dipartimento della Salute si metta mano al portafoglio per risarcire le pubbliche assistenze, almeno per quel che riguarda le spese che hanno sostenuto per garantire la salute dei cittadini”.