Savona. “Sansa? Un candidato che continua ad usare il suo metodo giornalistico diffamatorio e di maldicenza contro gli avversari”. La campagna elettorale per le elezioni Regionali 2020 si infiamma. E lo fa a Savona, prima tappa del tour nel ponente savonese del presidente di Regione Liguria e candidato Giovanni Toti, che non è certo andato per il sottile nel rispondere (e non solo) al rivale della coalizione di centrosinistra Ferruccio Sansa (leggi qui).
Toti è arrivato a Savona intorno alle 13,30, e ha parlato di fronte ad alcuni simpatizzanti in piazza Sisto (ovviamente mantenendo le disposizioni anti-Covid), alla presenza dei candidati della lista “Toti Presidente”: Angelo Vaccarezza, Alessandro Bozzano, Caterina Garra, Lorenza Giudice, Patrizia Lanfredi, ma non solo. A sorpresa, è arrivata anche il sindaco di Vado Ligure Monica Giuliano, il cui endorsement per il “nemico” Toti aveva sollevato un autentico turbinio di polemiche (leggi qui).
Ecco le parole di Toti, che è partito, ovviamente, dalla campagna elettorale: “Le partite si vincono quando l’arbitro fischia il finale. Quindi è giusto continuare a comunicare e incontrare i cittadini perchè le campagne elettorali non sono solo un momento in cui ci si conta, ma in cui ci si incontra e si spiega alle persone cosa si vuol fare nei prossimi anni e, nel nostro caso, cosa si è fatto in questi ultimi 5. I nostri prossimi 5 anni serviranno a concretizzare molti dei progetti che abbiamo già messo in campo e la città e la Provincia di Savona ne sono state protagoniste sotto molteplici aspetti”.
“Le campagne elettorali servono a coinvolgere anche persone che spesso non la pensano o non hanno pensato qualcosa come noi, che provengono anche da altre culture politiche per allargare non solo l’area del consenso, ma soprattutto l’area della collaborazione e del confronto. È giusto impegnarsi, comunicare, incontrare i cittadini. E siamo qua per questo. La nostra coalizione ha dimostrato grande compattezza in questi 5 anni: una giunta che non è mai cambiata e con gli alleati che hanno portato i migliori contributi dal loro programma. E così sarà anche nei prossimi 5 anni”.
Quindi la prima stilettata, non certo velata, agli avversari: “Noi non vogliamo che la Liguria torni indietro al tempo delle litigiosità del centrosinistra, delle accozzaglie messe insieme per le poltrone e che il giorno dopo litigano su tutto. Non vogliamo una Liguria che si chiude in se stessa invece di essere protagonista come lo è stata in questi anni a livello nazionale. Vogliamo una Liguria di buonumore, che guarda al futuro con ottimismo, che sa coinvolgere tutti in un momento di crescita, e non una Regione fatta di maldicenze e ipocrisia”.
E infine, si arriva al capitolo più caldo, il confronto con il rivale Sansa: “Parla tanto, anche di finanziamenti più che regolari e non si domanda invece perchè tutte le imprese, i commercianti, gli artigiani della nostra regione rifuggono la sua candidatura come fosse veleno, vedendo un finto moralismo e una vocazione ‘manettara’ che non è esattamente quella che serve al nostro Paese e alla nostra Regione. Gira in Liguria parlando di case della salute, che noi abbiamo inaugurato, e di pronto soccorso, che hanno chiuso i suoi alleati. Noi ora dobbiamo pensare al piano Covid, al Recovery Fund e agli investimenti. Quando vedrò il loro programma, allora magari mi esprimerò. Per il momento, invito Sansa a votare per noi, visto che va in giro per la Regione a parlare di cose che noi abbiamo già fatto negli ultimi 5 anni”, ha concluso Toti.