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Regionali, Arboscello (Pd) pronto alla corsa elettorale: “Servono idee concrete per ridare peso politico a Savona”

"Candidato sindaco a Savona il prossimo anno? Ora penso alla candidatura in Regione che è già molto impegnativa"

Regionali. “Propongo una politica nuova e con idee concrete. Voglio riportare Savona città al centro della politica provinciale, e la nostra provincia al centro di quella regionale”. Ha le idee chiare Roberto Arboscello, attuale sindaco di Bergeggi pronto a candidarsi alle prossime elezioni regionali tra le fila del Pd, in appoggio all’aspirante presidente Ferruccio Sansa, al motto di “passione sincera”.

La strada, ovviamente, è quella già seguita nella “sua” Bergeggi, che è “un Comune piccolo ma virtuoso” dove ha condotto “una politica a tu per tu parlando con le persone. Ma in questi anni sono intervenuto oltre i confini territoriali su diversi temi importanti. E continuando a lavorare come farmacista ho mantenuto il contatto con la gente”.

“Tutti mi chiedono perché mi candido: per dare una risposta a queste persone che mi hanno dato il loro affetto e sostegno, individuando in me un profilo che possa rappresentarli in Regione. Sento una grossa responsabilità e so che questo percorso richiede grande energia, ma sono determinato a proseguire la mia attività come ho fatto finora, girando la provincia e parlando con le persone, mettendo a disposizione la mia esperienza da sindaco”.

Una politica “nuova e con idee concrete”, come detto, perché “la politica deve essere concreta, essere brava a capire le persone e a risolvere i loro problemi. Serve una politica nuova, fresca, trasparente e pulita: serve un cambio di passo. Che include il dialogo con gli avversari politici, senza contrapposizioni”.

Arboscello Regionali

Da qui la decisione di alzare la posta e di tentare la scalata in Regione. E le idee su cosa fare per primo non mancano: “La prima cosa che farò da consigliere regionale sarà proporre il trasporto pubblico gratuito per gli studenti di superiori e università. I soldi per farlo ci sono, la Corte dei Conti dice che la Regione ha i soldi ma non riesce a spenderli. Nei prossimi giorni farò altre quattro proposte concrete sui vari temi per migliorare la vita dei cittadini: su sanità, sport, turismo/ambiente e commercio”.

Un giudizio su Sansa: “Il suo nome è venuto fuori da un confronto lungo, magari troppo lungo e travagliato, ma comunque è emerso da quel tavolo e quindi è il candidato di tutti, anche di chi avrebbe preferito altri. La coalizione ha tenuto, ora corriamo con lui. Penso che la lista sia la più competitiva possibile che il Pd potesse mettere in campo. Il partito savonese ha gestito bene la questione, anche con un occhio al futuro e agli appuntamenti successivi”.

Arboscello Regionali

Secondo Arboscello “Savona è stata ai margini delle politiche regionali, e il capoluogo non riesce a svolgere il suo ruolo di capoluogo. Spostare l’asse su questo è importante. Mi candido anche per dare una prospettiva futura ai miei figli e ai loro coetanei. Sono temi che la politica ha sottovalutato: non basta ‘fare ordinanze’. Qui non va tutto bene. In sanità abbiamo problemi enormi, le infrastrutture sono sotto gli occhi di tutti”.

“Savona ormai da anni non esprime un politico ‘di peso’, ora deve riprendersi il suo ruolo di capofila. Anche gli altri sindaci della provincia sono disorientati senza una guida. Non è normale che Savona sia l’unica che non entra nell’ambito unico dei rifiuti, che abbia un dato sulla differenziata tra i peggiori”.

“Sullo sport c’è da fare un lavoro per ri-coinvolgere tutto l’associazionismo. Va ricostruito il rapporto con le società, che hanno un ruolo fondamentale per la formazione dei giovani. E poi va recuperata l’impiantistica, che ora è in condizioni pessime. C’è un grosso squilibrio nella distribuzione delle risorse tra genovese e savonese. Significa che non c’è un peso politico. E avere la Regione dello stesso colore politico non sempre garantisce migliori rapporti: a volte ci sono rapporti istituzionali buoni a prescindere dagli schieramenti, dipende anche dalle capacità degli amministratori”.

“Sull’area di crisi complessa qualche risultato a Vado lo abbiamo avuto, ma mi preoccupa il problema delle infrastrutture: con questa situazione è difficile convincere gli imprenditori a investire qui. La piattaforma ad oggi c’è, ma dobbiamo iniziare a sfruttarla davvero perché chi ha investito non vada via… un danno derivante da un deficit nell’operatività ti fa chiedere se rimanere o andartene. E anche sulle opere di mitigazione del rischio idrogeologico siamo in forte ritardo”.

Oggi Arboscello tenta la corsa in Regione, ma qualcuno lo avrebbe visto (o lo vede ancora) come possibile candidato sindaco per le amministrative di Savona del prossimo anno: “Ora penso alla candidatura in Regione che è già molto impegnativa. A Savona ci tengo, molto dipenderà dal risultato delle regionali che sarà un test anche per Savona città. Poi non bisogna partire dai nomi, su cui ci siamo divisi già troppe volte, ma da un progetto. A Savona c’è già un bel parterre di candidati: lasciamoli lavorare”.

Di seguito le brevi “schede” con cui Arboscello si presenta ai suoi potenziali elettori.

Chi sono

Ho  47 anni e sono  sindaco di Bergeggi, un comune piccolo e virtuoso.
Giorno dopo giorno ho affrontato nel concreto i problemi e le soluzioni legate al turismo, all’ambiente, alle infrastrutture, allo sport e alla salute.  Soprattutto senza troppi formalismi e chiamandoci per nome con tutti, ho affrontato uno ad uno i problemi delle persone.
Sono  un farmacista e ho continuato  a lavorare a Savona anche dopo l’elezione a sindaco.
Sono sposato e padre di tre splendidi ragazzi.

Perché mi candido

Ho accettato questa sfida  per rispondere al calore e all’entusiasmo di tante persone e cittadini, che hanno individuato nel mio nome la persona giusta per rappresentarli, mostrandomi fiducia e stima in questi anni.
E’ una grande responsabilità e servirà una buona carica di energia per intraprendere questo percorso; lo farò mettendo a disposizione della comunità e della provincia di Savona tutta la passione sincera, l’impegno e l’esperienza maturata in questi anni da Sindaco, in mezzo alle persone.
Credo in una politica concreta e sincera, che abbia visione e prospettiva, che individui i problemi e si attivi velocemente per ricercare sostegno e risorse.
Credo nella forza delle idee e in una politica nuova, rinnovata, fresca, dinamica, trasparente, pulita. Una politica costruttiva e basata sul dialogo con alleati e opposizioni. Per troppo tempo la nostra provincia è rimasta marginale nella scelte politiche regionali e ora è arrivato il momento di ribaltare questa situazione.
Savona deve tornare al centro della Liguria. Sarà il mio impegno principale.
Ho  la determinazione a dare ai miei figli e ai loro coetanei un futuro migliore.
Inizia una sfida per il futuro: la mia è una passione sincera, e ce la metterò tutta,  con l’ obiettivo di ricostruire una provincia e una Regione con scelte coraggiose e soprattutto  realizzabili.

 I miei obiettivi

1. Una sanità savonese più pubblica e più efficiente. Liste di attesa più brevi, assistenza territoriale potenziata. Una sanità più vicina ai savonesi. Parola d’ordine: efficienza nella sanità.
2. Una burocrazia rapida e semplice, al servizio dei contribuenti savonesi. Basta ore ed ore agli sportelli per motivi burocratici.  Parola d’ordine:  burocrazia zero.
3. Una viabilità che non dimentica  le strade dell’interno e quelle della viabilità “minore”. Parola d’ordine: spostarsi in sicurezza.
4. Uno sviluppo economico in netta ripresa con più posti di lavoro duraturi. Parola d’ordine: lavoro più sicuro.
5. Guardare alla sostanza e alla concretezza. Lasciare ad altri la politica spettacolo. Parola d’ordine: concretezza.

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